I sindaci hanno illustrato quanto accaduto in questi giorni a causa del maltempo che ha messo in ginocchio la viabilità, numerose abitazioni private e le coltivazioni.
Il governatore, nel suo breve intervento, esprimendo solidarietà e vicinanza alle comunità,ha ribadito che sarà proclamato lo stato di calamità come richiesto dai Comuni. Il Dipartimento regionale di Protezione civile avrà il compito di predisporre uno schema per la richiesta di risarcimento danni unico per tutti i Comuni interessati.
Infine, considerata la perdurante allerta meteo, è stato fatto il punto della situazione allo scopo di dar corso alle determinazioni del caso alla luce dell’evoluzione del quadro meteorologico. “È chiaro – ha detto Crocetta – che faremo la dichiarazione di calamità naturale e che chiederemo che ci sia anche una conseguente dichiarazione da parte dello Stato perché è evidente che chi ha subito danni deve essere aiutato. Dobbiamo alleviare la sofferenza delle persone ci rendiamo conto che si tratta di situazioni eccezionali che hanno colpito tante famiglie e io voglio rassicurare i cittadini che sarò con loro, che ci sarà la solidarietà del governo regionale. In tutte le zone colpite dal maltempo dobbiamo immaginare degli interventi. Per quelli in materia fiscale ci vuole l’intervento del governo però io credo che questa sia una misura da adottare, come quella della dilatazione dei debiti”.
Crocetta ha concluso spiegando: “Credo che questo sa il momento degli interventi urgenti a difesa e a protezione dell’incolumità dei cittadini e dei territori, che è esattamente quello su cui stiamo lavorando prioritariamente, insieme alla quantificazione dei danni. Poi, avendo la stima esatta delle risorse necessarie interverremo con vari strumenti, compreso ovviamente il risarcimento perché chi avuto la casa distrutta la prima cosa che vuol fare è tornare nella propria abitazione”.
Una delle strategie inserite nel dossier dei tecnici della Regione è quella di investire sui progetti di risanamento del territorio, spingendo sull’acceleratore nella nuova programmazione 2014/20 dei fondi comunitari. Tanto più in un’Isola in cui si supera la soglia del 90% di dissesto idrogeologico del territorio: su 390 Comuni ben 277 ricadono in aree soggette a rischio. Sul tavolo del neo-assessore regionale al Territorio e ambiente, il geologo Maurizio Croce, c’è la redazione dei piani di bacino e di distretto.
Mario Pafumi