Riposto, il consigliere De Salvo cambia rotta -
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Riposto, il consigliere De Salvo cambia rotta

Riposto, il consigliere De Salvo cambia rotta

DE SALVOColpo di scena? Peggio. A giudicare dal volto del “navigato” avv. Carmelo D’Urso, normalmente imperturbabile e serafico, la sortita del consigliere del Pd, Sebastiano De Salvo, è stato un pugno nello stomaco. Sebastiano Bergancini, Giovanni Pennisi hanno strabuzzato gli occhi quando il “compagno” di cordata,  il consigliere comunale del Pd, Sebastiano De Salvo, si è dichiarato indipendente dal gruppo politico di appartenenza, affermando di “rimanere all’opposizione in seno al gruppo del Pd, dal quale – ha detto in aula, in un atmosfera glaciale – non intende staccarsi, tranne se gli verrà chiesto”.

Il consigliere De Salvo, ha giustificato la propria decisione precisando che, sovente, “non ha condiviso totalmente le scelte e le posizioni del gruppo, anche se le ha votate”, aggiungendo che, riguardo “la determinazione dell’aliquota Tasi, egli avrebbe voluto che si applicasse l’1,9 per mille, ma che ha dovuto votare diversamente per allinearsi al voto espresso dal suo gruppo politico”. Un passaggio, quest’ultimo, che ha lasciato l’opposizione sbigottita, in quanto  è stato svelato quello che in molti sospettavano, ovvero che quelle aliquote proposte dall’Amministrazione (per bocca del consigliere Saro Caltabiano) andavano bocciate a prescindere. Probabilmente non per il “bene” della città, ma per il “male” assoluto del sindaco Enzo Caragliano. La stessa maggioranza nel prendere atto delle dichiarazioni rese da De Salvo, ha sostanzialmente riscontrato quanto era stato politicamente paventato.

De Salvo si è poi scusato con i componenti del proprio gruppo politico di appartenenza, evidenziando di non avere nulla da rimproverare alla minoranza e al gruppo del Pd, in particolare,  e che non ha informato il suo gruppo, riguardo la decisione di dichiararsi indipendente, “per evitare di subire delle pressioni”. Già pressioni.  E per cosa? Per essersi disallineato? Per avere disubbidito alla precisa volontà di annichilire l’Amministrazione Caragliano?

De Salvo ha poi concluso il suo intervento in aula affermando che, “per evitare malintesi, desidera sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero, anche a costo di sbagliare”.

Dal canto suo, il sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, si è detto compiaciuto della scelta del consigliere del Pd. Poi, quasi a volere tendere una mano all’intero Consiglio, ha auspicato buon senso e amore per la città e piena convergenza per sanare l’Ente comunale ed evitare ad ogni costo la malaugurata ipotesi del dissesto. Certamente questa novità non lascerà impassibile l’opposizione ed è scontato che, alla vigilia dell’approvazione del Bilancio, in programma per lunedi prossimo, sarà costretta, in parte, a rivedere le proprie strategie.

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