Domenica scorsa, 9 novembre, presso la piazza Spina di Puntalazzo di Mascali, il circolo mascalese di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, ha organizzato una raccolta firme volta a chiedere all’istituzione comunale l’intitolazione della Sala Consiliare a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e, di una via, un parco o una piazza a Giorgio Almirante. Questa è stata anche l’occasione per incontrare i cittadini e raccogliere critiche e suggerimenti per gli amministratori comunali che, specie negli ultimi anni, hanno dato l’impressione di aver dimenticato l’esistenza della frazione di Puntalazzo.
Questo disinteresse si è palesato in una cronica e ingiusta assenza di interventi volti alla cura e alla salvaguardia del territorio di Puntalazzo, condannando la frazione ad un progressivo degrado tanto da generare un profondo scoramento negli abitanti. Proprio questo comune senso d’ingiustizia che serpeggia tra i puntalazzesi ha persino dato vita all’idea di proporre un referendum per lasciare Mascali e unirsi a Sant’Alfio.
Al fine di mettere un primo freno al perpetuarsi dell’abbandono di Puntalazzo, e dopo aver parlato a lungo con gli abitanti della frazione mascalese, il circolo FdI-AN ha scritto una lettera ai commissari straordinari del Comune di Mascali segnalando alcuni interventi allo stesso tempo urgenti e simbolici per migliorare l’immagine, la vivibilità e la sicurezza della frazione.
Tra gli interventi suggeriti uno riguarda la rimozione (con eventuale sostituzione) della tettoia e annessa panchina sita nei pressi di piazza Spina visto che quella esistente è ormai totalmente distrutta. Un altro intervento, molto urgente, è la bonifica delle caditoie di via Andronico e il potenziamento del sistema di convogliamento delle acque bianche mediante la creazione di nuove caditoie lungo via Andronico, via Cardillo, via Sgroi, via Garozzo, via del Signore.
“Gli ultimi eventi temporaleschi hanno messo a nudo – si legge nella lettera indirizzata ai commissari firmata da Alberto Cardillo – l’insussistenza del sistema di raccolta delle acque a Puntalazzo. La principale criticità riguarda la quantità torrenziale di acqua che si incanala dalla parte più alta della frazione, arrivando – con flusso sempre più violento – lungo via Umberto e soprattutto lungo la strada provinciale Nunziata-Puntalazzo. Qui, dove il dislivello è maggiore, si forma un vero e proprio fiume che sottopone a grandi rischi gli abitanti del posto, oltre ad allagare case e proprietà terriere”.