Gli investigatori hanno dimostrato che l’uomo, il 19 giugno 2013, si rese responsabile di un tentativo di estorsione in danno di un commerciante attivo nella frazione acese di Stazzo. La vittima, in quel frangente, ritrovò dietro la porta d’ingresso del proprio esercizio un biglietto con la testuale dicitura: “Procurati un amico buono”.
Il quadro probatorio rappresentato dai CC è stato ampiamente condiviso dal magistrato inquirente e successivamente dal GIP che ne ha disposto l’arresto e la reclusione ai domiciliari.