Graniti ed i taxi “fantasma” -
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Graniti ed i taxi “fantasma”

Graniti ed i taxi “fantasma”

Attraverso interrogazioni e richieste d’ispezione alle autorità superiori, i consiglieri dell’opposizione chiedono conto e ragione delle autorizzazioni rilasciate in questi anni dal Comune a numerosi cittadini che hanno richiesto di poter espletare il servizio di noleggio con conducente in favore dei propri compaesani, che però non ne hanno mai potuto beneficiare

Il giovane avvocato Antonio Russo (primo da destra nella vignetta), capogruppo consiliare d’opposizione al Comune di Graniti, continua imperterrito a “fare le pulci” al sindaco Marcello D’Amore (primo da sinistra nella vignetta) attraverso interrogazioni, esposti alle autorità superiori nonché rilievi critici affidati ai social network.

L’ultima “battaglia” di Russo prende di mira il servizio di taxi che oltre una decina di cittadini granitesi si sarebbero impegnati ad espletare in favore dei propri compaesani chiedendo il rilascio dell’apposita autorizzazione all’Amministrazione Comunale.

Il mese scorso i consiglieri di minoranza avevano al riguardo presentato un’interrogazione, cui adesso ha fatto seguito una richiesta d’ispezione che Antonio Russo ed i suoi colleghi di gruppo Antonella Lo Monte, Renato Caudo e Vincenzo Mannino hanno inviato al Prefetto di Messina, agli Assessorati Regionali alle Autonomie Locali ed ai Trasporti ed al segretario comunale affinché siano dette autorità a far luce sulla vicenda, eventualmente disponendo, in caso di irregolarità, la revoca delle autorizzazioni rilasciate agli aspiranti tassisti di Graniti.

Ma cos’è che, su tale fronte, non va giù agli avversari dell’Amministrazione D’Amore?

«In pratica – spiega il capogruppo d’opposizione Antonio Russo – abbiamo riscontrato diverse violazioni al regolamento con cui, nel 2006, il nostro Comune ha disciplinato il cosiddetto “servizio di noleggio con conducente” (abbreviato “N.C.C.”). In esso si prevede, infatti, che l’inizio del servizio in questione, ossia il prelevamento dell’utente, debba aver luogo nel territorio del Comune che ha rilasciato la relativa autorizzazione, ossia Graniti, e che il titolare della licenza “N.C.C.” debba essere proprietario o avere la disponibilità, sempre all’interno del territorio comunale, di un’autorimessa nella quale far stazionare il proprio veicolo.

«Sempre in quel regolamento, inoltre, il Comune si impegnava a delimitare con apposita segnaletica delle aree pubbliche (in particolare in Piazza Manganelli, Via C. D’Agostino, Piazza Roma, Via Mons. Di Francia, Via V. Veneto e contrada Muscianò) in maniera tale da consentire anche il servizio di piazza.

«Ebbene: così come lamentato da numerosi nostri concittadini e come si evince dall’esito dei recenti accertamenti effettuati dagli uffici municipali competenti a seguito della nostra interrogazione delle settimane scorse, a Graniti il servizio di noleggio con conducente è totalmente inesistente. Lo dimostrano le autorimesse trovate vuote e senza traccia del veicolo nemmeno nelle vicinanze nonché la mancata predisposizione da parte del Comune delle apposite aree pubbliche di stazionamento. E sempre a proposito delle autorimesse, si è anche appreso che qualche concessionario della licenza “N.C.C.” ha effettuato il cambio di sede in altro Comune.

«Abbiamo, dunque, chiesto al Prefetto ed ai competenti organi della Regione Siciliana di disporre un’ispezione al riguardo, invitando al contempo il nostro segretario comunale ad avviare la procedura di revoca di tali autorizzazioni».

In effetti, questa del servizio di noleggio con conducente è una questione alquanto spinosa. Come riferito anche in qualche nostro precedente articolo, sono in tanti a sfruttare tale opportunità per effettuare ovunque il normale servizio di taxi, “infischiandosene” di operare nella comunità per la quale la relativa licenza è stata rilasciata. E, nel frattempo, montano i malumori dei tassisti “professionisti” (come quelli che orbitano nei pressi delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti), i quali spesso si vedono sottrarre potenziali clienti da quelli che dovrebbero essere dei semplici “autisti comunali”, al servizio solo ed esclusivamente dei propri concittadini.

Rodolfo Amodeo

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