Dopo la mozione di censura al presidente del Consiglio comunale Grillo, la consigliera Serena Russo si dimette dal ruolo di vicepresidente
Consiglio comunale ancora in forte fibrillazione dopo la mozione di censura contro il presidente Antonino Grillo, votata lo scorso 25 novembre. A pochi giorni di distanza l’atmosfera si fa ancora più rovente per le dimissioni del vicepresidente del Consiglio comunale, Serena Russo (nella foto sopra con il presidente Grillo), in quota alla lista civica “Del Campo Sindaco”. Le dimissioni sono state formalizzate con una lettera in cui l’ex vicepresidente spiega le motivazioni politiche della sua scelta. “A seguito delle mozioni che sottolineano le lacune mostrate dal presidente del Consiglio nell’espletamento delle sue funzioni – scrive la consigliera Russo – condividendo tali critiche e non sentendomi più parte attiva della presidenza, rassegno le mie dimissioni da vicepresidente, ma – sottolinea – proseguirò il mio mandato di consigliere comunale con la massima serietà e il massimo rispetto per la carica che ricopro”.
Pertanto, alla base delle valutazioni politiche vi è ancora una volta l’operato del presidente Grillo, ritenuto lacunoso. Alla luce delle dimissioni dell’ex vicepresidente Serena Russo, prende sempre più forma quello che in molti avvertivano da qualche tempo e cioè il rafforzamento dell’opposizione, benché frammentata, a seguito del mancato accordo per una larga intesa tra la maggioranza e i tre consiglieri del gruppo “Del Campo Sindaco”.
“Per quanto ci riguarda – dichiara il capogruppo Alfio Ragaglia – da tempo abbiamo preso una posizione ben precisa all’interno del Consiglio che è di opposizione a questa maggioranza e quindi anche le dimissioni del vicepresidente rientrano in questa ottica. Al di là delle posizioni iniziali, in cui abbiamo dato nient’altro che un’apertura di credito, oggi – conclude – facciamo parte della minoranza senza alcuna titubanza”.
In questo clima di incertezza resta aperto il nodo del nome del nuovo vicepresidente che dovrà essere votato la prossima seduta utile di Consiglio comunale. Benché sulla carta l’opposizione – a cui spetterebbe la carica – abbia un vantaggio numerico (dodici consiglieri contro otto della maggioranza) l’esito della votazione su quale nominativo far convergere i voti non è del tutto scontato. Secondo molte opinioni, l’ago della bilancia potrebbe essere rappresentato dall’orientamento di voto delle due consigliere Salanitri e Pagano, che ultimamente hanno assunto un atteggiamento di autonomia rispetto alle iniziative dell’opposizione.
Gaetano Scarpignato