I progetti spaziavano dalla valorizzazione della memoria, della lava e della materia, alla realizzazione di impianti sportivi e aree mercatali, a temi che potessero indurre lo sviluppo economico del territorio, come il progetto relativo alla realizzazione di una porta di ingresso della città all’entrata della frazione di Carrabba; il recupero dell’acquedotto e del mulino; la realizzazione di un’asse tra la frazione di Fondachello e la piazza Duomo con una pista ciclabile; un cerchio sulla spiaggia di Fondachello realizzato con le pietre e la valorizzazione della piazza Duomo con mattonelle stampate con fiori e delle luci.
Il commissario prefettizio del Comune di Mascali, dott. Francesco Milio, la Sovraintendente ai BB.CC.AA arch. Fulvia Caffo, l’ing. Aldo Abate, l’arch. Venera Ardita, il prof. Santi Cascone, la prof.ssa Zaira Dato, l’ing. Sebastiano D’Urso, il prof. Giuseppe Imbesi, l’arch. Ignazio Lutri, il prof. Paolo La Greca, il prof. Antonino Longo, il prof. Bruno Messina, l’arch. Paola Pennisi, l’arch. Franco Porto e l’arch. Giuseppe Scannella, e i visiting professor, tutti componenti dell’autorevole giuria che avrebbe dovuto decretare il vincitore del progetto migliore, ha deciso per un ex aequo dei lavori ritenendoli tutti altrettanto interessanti e validi.
“Sono soddisfatta dell’ottima riuscita della manifestazione che ha richiesto la fondamentale presenza dei visiting professor, dei rappresentanti degli ordini degli ingegneri e degli architetti, degli enti che hanno patrocinato l’iniziativa, degli studenti e dei cittadini mascalesi – ha detto l’architetto Venera Ardita –. L’obiettivo che si prefiggeva il seminario, cioè quello di sperimentare nuove tecnologie processuali e sistemiche di progettazione che riqualificassero e ridisegnassero le aree ricadenti sul territorio mascalese attraverso la creazione di una piattaforma di saperi che legasse istituzioni, cittadini e progettisti e che producesse una idea di architettura che fosse capace di confrontarsi con una “nuova idea di città”, una città “a misura d’uomo” con spazi pubblici capaci di attrarre risorse e creare sviluppo, è stato interamente realizzato. Ringrazio in particolare Hugh Dutton, l’architetto francese che si occupa del dettaglio delle più grandi opere di architettura del mondo (vedi quello della piramide del Louvre), la cui presenza è stata molto apprezzata dagli studenti; una persona semplice che ha sentito il dovere morale della condivisione e dello scambio umano e professionale con i colleghi e gli studenti”.
Angela Di Francisca