Carmen Arena e la sua arte astratta -
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Carmen Arena e la sua arte astratta

Carmen Arena e la sua arte astratta

Un fine settimana che ha regalato ai giarresi un viaggio a bordo delle emozioni raccontate dall’artista Carmen Arena. L’arte dunque ancora una volta si conferma lo strumento prediletto cui molti professionisti ricorrono per entrare in empatìa con il fruitore delle loro opere. In particolare, l’artista in questione si è servita della tecnica dell’astrattismo per offrire squarci della sua interiorità in occasione della mostra svoltasi nella sala “Messina”.

Le pennellate di luce che si distendono su uno sfondo buio, non parlano solo di un’anima che vibra. Le opere “macchiate” di fulgore infatti, divengono espressione dell’inquietudine dell’autrice ed in particolare di un travaglio nel quale l’artista stessa trova l’essenza di sé. Spesso, il turbinìo di colori, secondo quanto è emerso dalla dichiarazioni di critici e non, assurge ad artifizio attraverso il quale l’artista Carmen Arena, originaria di Misterbianco, scava nella materia. Ma c’è un dettaglio che emerge prepotentemente dalle opere che la pittrice dedica alla paesaggistica naturalistica. Elementi come il fuoco, l’acqua e la terra sono lo specchio dei moti interiori di chi rappresenta le forze della natura. L’energia del vulcano, del mare e della terra si riflette dunque nella vitalità dell’essere umano e nella forza prorompente che un’anima può esprimere. L’abilità dell’artista si sostanzia però nella capacità di conferire armonia ai suoi lavori, sebbene questi esprimano spesso inquietudine. Nell’antitesi e quindi nella contrapposizione tra due concetti di natura opposta come il turbamento e la quiete, prende vita un ossimoro il quale dimostra come paradossalmente due aspetti agli antipodi possano intersecarsi ed intrecciarsi.

La produzione di Carmen Arena comunque non si limita alla rappresentazione onirica ed astratta della realtà ma si estende anche alla ritrattistica. Specificato ciò, molti osservatori hanno riscontrato come nelle denominazioni delle sue opere l’artista ricorra spesso all’utilizzo della parola esplosione per spiegare l’essenza dei suoi lavori. Un esempio sono le opere “Esplosione lavica”, “Esplosione di luce”, “Esplosione magnetica”. Ricorrente anche l’uso delle parole “Energia” e “Cosmo”. Sembra quasi che Carmen Arena, durante la realizzazione delle sue opere, entri a contatto con una dimensione eterea, percependo frequenze che sfuggono ad un essere umano immerso nella frenesia della quotidianità. La poesia “Opera d’arte”, interpretata da Giuseppe Patané al fine di offrire ai presenti un atto propedeutico all’inaugurazione della mostra d’arte all’interno della sala, ha regalato spunti per comprendere il profondo di un’artista che lascia libero il suo talento sottraendolo alle catene del pensiero razionale.

Umberto Trovato

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