La delibera approvata ieri ha modificato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che era stato approvato dal Consiglio comunale il 2 febbraio 2013 e successivamente dalla Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione Siciliana, il 26 settembre 2013. La modifica al Piano si è resa necessaria stante che, per garantire liquidità all’Ente, il 3 giugno 2014 l’Amministrazione ha fatto richiesta di accedere ai fondi previsti per l’ex DL 35/2013.
La domanda ha avuto esito positivo, infatti nel luglio del 2014 la Cassa Depositi e Prestiti ha accreditato al Comune la somma di 196 milioni 227 mila 644 euro. Il fondo così erogato è “vincolato” nel senso che non può finanziare nuova spesa, ed è “oneroso” perché trattasi dui un mutuo e. quindi, il Comune dovrà corrispondere alla Cassa Depositi e Prestiti un interesse annuo fisso percentuale pari al 2,274% per 30 anni.
La modifica al Piano di riequilibrio è stata quindi dettata dalla necessità di prevedere la copertura agli interessi maturati sulla somma accreditata dalla Cassa Depositi e Prestiti. L’assessore al Bilancio, intervenendo in Consiglio comunale, ha spiegato che la copertura sarà garantita con “la remunerazione tariffaria dei cespiti gas del Comune, stimati in 1 milione 850 mila euro annui; in parte dalle risorse finanziarie provenienti dalla rinegoziazione con i creditori dei debiti fuori bilancio, che ha portato all’Ente un risparmio di 4 milioni 672 mila 448 euro da ripartire sulle annualità; dal DDL di stabilità che con decorrenza dal 1 settembre 2015 accolla allo Stato le spese sostenute dai Comuni per gli uffici giudiziari, permettendo al Comune di Catania di risparmiare 7 milioni di euro annui; infine, dal Fondo perequativo istituito dalla legge regionale n. 5/2014, riservato ai Comuni che hanno avviato le procedure economico-finanziarie di durata decennale, per l’accesso al quale l’amministrazione Bianco ha presentato richiesta il 24 aprile 2014”.
Successivamente il Consiglio comunale ha approvato un indirizzo che impegna l’assessore al Bilancio a informare il Consiglio comunale, entro e non oltre il 15 aprile di ogni anno, sulla effettiva copertura degli interessi, e di coinvolgerlo nalla eventuale decisione di provvedere a quella copertura con fonti di finanziamento differenti.
Flora Bonaccorso