Quest’anno, a Francavilla di Sicilia, la ricorrenza della Natività di Gesù ha espresso appieno lo spirito e l’essenza del prodigioso evento della Cristianità. Il suggestivo Presepe Vivente, andato in scena per la prima volta ieri pomeriggio nei giardini di Palazzo Cagnone, è infatti frutto dello spassionato amore per la propria comunità concretamente manifestato da centinaia di cittadini francavillesi, i quali hanno fatto di tutto, sacrificando tempo libero ed impegni personali, per allestire al meglio la sacra rappresentazione. E come ogni attività umana destinata al successo, anche tale lodevolissima iniziativa è stata inizialmente messa a dura prova da uno di quegli “imperscrutabili” disegni divini, che però consentono all’uomo di rimettersi in gioco fino a superare se stesso. Le eccezionali ed abbondanti precipitazioni nevose dei giorni precedenti (assolutamente inusitate per un centro collinare come Francavilla) avevano, infatti, pressoché “devastato” le scenografie (ed in particolare le capanne dei pastori) realizzate con tanta cura dai benemeriti volontari; ma questi ultimi, rimboccatisi le maniche, sono “miracolosamente” riusciti a ricostruire in appena un paio di giorni tutto ciò che avevano messo su in circa un mese di faticoso e certosino lavoro.
Sta di fatto che il debutto di ieri (cui seguiranno due repliche nei giorni a venire) ha riscosso unanimi consensi da parte dei quasi duemila visitatori, i quali si sono immersi nelle classiche e sempre affascinanti atmosfere della Notte Santa, abilmente ricreate dai prima citati volontari del Gruppo di Animazione della locale Parrocchia “S. Maria Assunta” (nei mesi scorsi già “eroicamente” cimentatisi nell’organizzazione di altri riuscitissimi eventi popolari) con il supporto dell’associazione “Pro Loco” ed il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Ben centocinquanta i figuranti, tra pastori, soldati romani e protagonisti della Notte di Betlemme; riguardo a questi ultimi, la triade della Sacra Famiglia è stata impersonata da un nucleo familiare vero, ossia Nino Marchese nel ruolo di Giuseppe, la moglie Antonella Pafumi in quello di Maria e la loro giovanissima figlioletta in quello del Bambinello.
Particolare attenzione è stata rivolta alla memoria degli antichi mestieri, con numerosi “pastori” nei panni di falegnami, scalpellini, filatrici e fornai alle prese con i rispettivi, ed ormai pressoché introvabili, arnesi di lavoro.
Estremamente realistico ed ingegnoso, inoltre, l’impianto scenografico, nel quale spiccavano, tra l’altro, una fortezza romana ed un corso d’acqua realizzato artificialmente e popolato da anatre vere.
Malgrado l’intera messa in scena si dipanasse su di un unico e regolarissimo pianoro, gli organizzatori hanno pensato bene di far sfilare il pubblico lungo un ben preciso percorso onde evitare confusione ed assembramenti.
Per quanto concerne i costumi, i vari figuranti indossavano quelli utilizzati per la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, evento, quest’ultimo, anch’esso brillantemente riproposto nella scorsa Pasqua da molti degli artefici del Presepe Vivente.
L’esaltante “viaggio” nella Notte Santa veniva, infine, coronato (nello slargo antistante Palazzo Cagnone) da una degustazione di pietanze tipiche e dolciumi locali, che ha dato modo ai visitatori di assaporare, tra l’altro, anche una calda e succulenta zuppa di ceci.
Per chi si fosse perso la “prima” del riuscitissimo evento natalizio francavillese o per chi volesse nuovamente provarne le emozioni, sono ancora in programma due repliche dalle ore 16,30 alle ore 20,00 di dopodomani, martedì 6 gennaio, e di sabato prossimo 10 gennaio.
Rodolfo Amodeo
FOTO: organizzatori e figuranti del Presepe Vivente all’ingresso di Palazzo Cagnone accolti dal sindaco Lino Monea e, di seguito, alcune scene della suggestiva rappresentazione