Dopo una serie di generici servizi di osservazione, gli agenti del Commissariato hanno organizzato un vero e proprio appostamento, durante il quale hanno avuto modo di notare che il Cubeda, dopo essersi guardato attorno con fare circospetto, aveva lasciato due grossi involucri sotto le macchine in sosta per poi posizionarsi in attesa ad una distanza di circa venti metri. Appariva quindi chiaro il modus operandi del Cubeda il quale, al fine di eludere eventuali controlli di polizia, escogitava questo sistema di spaccio, consegnando ad ogni assuntore una singola dose, dopo averla prelevata da una busta, precedentemente occultata. A quel punto gli operatori sono intervenuti e hanno bloccato il Cubeda: all’interno dei due involucri lasciati sotto le auto sono stati rinvenute 20 “stecche” di “marijuana, per un totale complessivo di circa 70 grammi.
La successiva perquisizione, effettuata presso l’abitazione del soggetto, ha permesso di rinvenire e sequestrare oggetti utilizzati per il confezionamento dello stupefacente e, in particolare, un bilancino di precisione e diversi ritagli di carta argentata, oltre ad altre dosi della medesima sostanza. Espletate le formalità di rito, il Cubeda è stato tradotto in carcere.