Dati alla mano, quelli delle ultime dieci edizioni del campionato cadetto, al Catania occorrerebbe un vero miracolo sportivo per raggiungere l’ultima posizione utile per accedere alla zona playoff. Una mission impossible fatta di una media di oltre due punti a partita. Ma il mondo del calcio è costellato di storie di successi insperati e traguardi raggiunti per il rotto della cuffia. Ed evidentemente, in via Magenta, ancora ci credono.
Almeno a giudicare dalla rivoluzione che il presidente Pulvirenti e l’amministratore delegato Pablo Cosentino hanno intrapreso. A cominciare dai quadri tecnici e societari, con l’ingaggio del nuovo tecnico Dario Marcolin e del vice Annoni, del DS Delli Carri, e del primo blocco di giocatori (il difensore Belmonte, il centrocampista Coppola e l’attaccante Maniero), tutti impiegati nella disfatta di Lanciano. E proprio il rotondo tracollo abruzzese, ha palesato ancora una volta i limiti di una squadra allestita in estate con poco giudizio, scegliendo di rinnovare la fiducia a quel blocco di giocatori – argentini, per lo più – artefici della retrocessione della scorsa stagione.
E allora, sotto con la vera rivoluzione. L’aeroporto Fontanarossa è un via vai di nuovi volti ed i telefonini di Delli Carri e Moggi (Alessandro) diventano roventi nel frenetico tentativo di chiudere nel più breve tempo possibile tutte le operazioni necessarie, in entrata ed in uscita. Nelle ultime ore, ai piedi dell’Etna sono giunti il talentuoso centrocampista classe ’88 Daniele Sciaudone (provenienza Bari ed un contratto che lo legherà al club etneo fino al 30 giugno 2018), i difensori centrali Luca Ceccarelli (’83 dallo Spezia) e Raffaele Schiavi (’86 dal Frosinone), il terzino sinistro palermitano Antonio Mazzotta (’89 dal Cesena) e si attende in giornata il sì dell’esperto portiere granata Gillet. A lasciare il rossazzurro, Alexis Rolin, Fabian Monzon e Gino Peruzzi, tutti di ritorno in patria, destinazione Boca Juniors ed il portiere Alberto Frison, che si accasa alla Sampdoria di Ferrero. Nelle prossime ore, potrebbero staccare un biglietto aereo di sola andata da Catania, anche Nicolas Spolli che piace a Palermo e Samp, Sebastian Leto su cui hanno messo gli occhi Panatinaikos e Racing Club de Avellaneda e Lucas Castro, che potrebbe raggiungere Maran al Chievo.
Una vera rivoluzione, dunque. Che lascia comunque scettici la maggior parte dei tifosi rossazzurri (perché correre ai ripari solo adesso a stagione già compromessa?) che continuano a chiedere a gran voce le teste del preparatore atletico Ventrone e dell’A.d. Cosentino.
E venerdì sera, al Massimino contro la Pro Vercelli, i tifosi minacciano di proseguire con la loro protesta (ieri si sono riuniti in piazza Spedini per concordarne i particolari), che potrebbe essere diversa rispetto alle ultime gare interne dei rossazzurri, diversa nella forma ma non nella sostanza. A voler essere obiettivi, smettendo i panni del tifoso, è oggettivamente improbabile – non impossibile – che il Catania riesca a raggiungere la zona playoff (nel recente passato Bari e Palermo ci sono riuscite cambiando tutto a gennaio, ma non partendo dalla penultima posizione in classifica) alla luce soprattutto dei tempi tecnici che si richiederanno a Marcolin per assemblare una squadra nuova di zecca.
Carlo Copani