Accusa Notarbartolo: “Nonostante via Crociferi, con le chiese di San Giuliano e di San Francesco Borgia e con il complesso del Collegio dei Gesuiti, sia inserita dal 2002 nella World Heritage List dell’Unesco, l’intera area è sistematicamente vandalizzata. I muri e le scalinate dei vari monumenti sono sfregiati da orrendi graffiti e necessitano di continui e dispendiosi interventi per il loro ripristino, auto e motorini attraversano la strada nonostante i numerosi divieti”.
Nell’interrogazione, il presidente della Commissione Lavori pubblici riporta gli allarmi lanciati negli ultimi mesi sulla via del barocco: “Nel novembre del 2014 il direttore generale di Legambiente ha paventato la possibilità che, alla luce del mancato rispetto di dettami e prescrizioni, l’intera area rischi la perdita del prestigioso riconoscimento – si legge nell’interrogazione –. A dicembre del 2014 il docente di economia ed Assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia Antonio Purpura afferma che scongiurare la possibilità che i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità siano cancellati dall’Unesco sia una priorità per la Regione e nello stesso mese il professore Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia, ha affermato la necessità di valorizzare adeguatamente i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità in Sicilia e di migliorarne la gestione”.
“La via Crociferi è uno straordinario patrimonio della città di Catania che deve essere adeguatamente valorizzato e non è accettabile lo stato di degrado in cui versa” conclude l’esponente del PD, che chiede alla Giunta Bianco “se abbia autorizzato o sia a conoscenza di lavori che potrebbero mettere a rischio la fruibilità dei reperti archeologici o se intenda coordinarsi con la Sovrintendenza per rendere accessibili tali aree” e “quali interventi intenda porre in essere per la salvaguardia e la valorizzazione della via Crociferi”.
Orazio Vasta