Giarre a testa alta ma il Marsala alza la Coppa -
Catania
14°

Giarre a testa alta ma il Marsala alza la Coppa

Giarre a testa alta ma il Marsala alza la Coppa

Tanto cuore! Ma alla fine non è bastato al Giarre per piegare un collettivo di notevole spessore come quello lilibetano. Ad alzare la coppa al cielo è stato infatti il Marsala 1912 del tecnico Pergolizzi superando per 2-1 un Giarre che, non a torto, ha protestato per la presunta posizione irregolare di Testa al momento del raddoppio. Una cornice di pubblico degna di altre categorie ha fatto da sfondo alla finalissima di Coppa Italia tra Giarre e Marsala, disputatasi al “Bonaiuto Somma” di Mascalucia. Una festosa atmosfera come quella posta in essere sia dai supportes lilibetani che dai sostenitori gialloblù, non poteva non dare vita ad un incontro capace di tenere gli spettatori con il fiato sospeso fino alla fine.

Ed infatti, sebbene la formazione azzurra fosse riuscita a portarsi in vantaggio di due reti, i gialloblù hanno trovato le energie per accorciare le distanze con Patti e tenere in apprensione fino alla fine la capolista del girone A. Dover schierare una formazione rimaneggiata e rabberciata di sicuro non ha agevolato il Giarre, soprattutto nell’approccio alla gara. Tuttavia, mister Romeo, orfano di Tomassini e del terzino destro Di Mauro, è stato costretto a fare di necessità virtù appellandosi all’attaccamento alla maglia dei pochi giocatori in organico. A proposito di ciò, tra gli atleti scesi in campo è apparso encomiabile lo spirito di sacrificio espresso non solo da Patti e Napoli (entrambi febbricitanti per tutta la nottata che ha preceduto la gara) ma anche dal difensore centrale Mastronardi e dal capitano Nirelli. In particolare Mastronardi, seppur in condizioni fisiche non ottimali, ha stretto i denti facendo il suo ingresso nel rettangolo di gioco nel finale di gara, mentre il capitano Nirelli, pur essendosi sottoposto ad una seduta di tecarterapia a poche ore dal match, è rimasto in campo per oltre un’ora.

Per la sfida contro i lilibetani, mister Romeo ha schierato il consueto 4-4-1-1: Nicotra tra i pali, Siliato terzino destro, Patanè al centro della difesa insieme a Cordima, Villani terzino sinistro, Patti e Napoli nel cuore del centrocampo, Leotta esterno sinistro, Monteforte esterno destro e Nirelli alle spalle del bomber Aleo. Al modulo di Romeo, Pergolizzi ha replicato con un 4-3-1-2 che in certi momenti diventava un 4-3-3: Maltese G. in porta, difesa con Blunda, Sammartano, Maltese S. e Genesio, centrocampo con Gancitano, Giardina e De Vita, attacco con Riccobono chiamato ad agire dietro Cortese e Testa. Giarre subito pericoloso dopo 3 minuti. Una punizione liftata di Leotta dal limite dell’area pesca Cordima all’interno di essa ma la spizzata di testa del difensore gialloblù non trova la porta. Successivamente il Marsala si fa sotto. Prima con Riccobono, il quale, dopo aver dialogato con Testa, prova la conclusione dal limite dell’area sparando alto e poi con Cortese, che abbassatosi di qualche metro, trova campo aperto e allarga il gioco  sulla sinistra per Testa. Tuttavia la conclusione di quest’ultimo è fiacca e pertanto non impensierisce Nicotra. Al 23’ del primo tempo però arriva la rete del vantaggio lilibetano. Testa buca la difesa gialloblù sul suo fianco destro per poi scoccare un diagonale di collo sinistro ad incrociare che non lascia scampo a Nicotra.

Dopo l’1-0 il Marsala si distingue per un Cortese (ex Giarre) che inizia a giocare da punta centrale con Riccobono a destra e Testa a sinistra. In particolare, Cortese si abbassa di qualche metro per aiutare il centrocampo e rifinire la manovra in favore degli attaccanti esterni. Al 38’ del primo tempo Cartellone prende il posto di Siliato. Pertanto Monteforte va ad occupare la posizione di terzino destro, Nirelli agisce da ala destra ed Aleo costituisce il reparto avanzato in coppia con il neo entrato Cartellone. Intanto però il Marsala, prima della conclusione del primo tempo, impensierisce il Giarre due volte. Prima con Testa, il quale, dopo aver dialogato con Genesio, scocca dall’interno dell’area un tiro respinto da Nicotra, e poi con Riccobono, la cui sventola dalla distanza viene respinta da Nicotra sopra la traversa.

Ad inizio di ripresa, Aleo stringe i denti e rimane in campo malgrado la botta alla caviglia. Ed è così che proprio Aleo, dopo pochi minuti dall’inizio del secondo tempo, allarga il gioco sulla sinistra per Leotta la cui conclusione effettuata nei pressi del vertice dell’area non trova la porta. Al 4’ del secondo tempo arriva poi la doccia fredda. Un traversone dalla destra imbecca Testa in area di rigore. Quest’ultimo tutto solo a tu per tu con Nicotra, infila la palla di piatto tra portiere e palo. Il raddoppio di Testa non convince i gialloblù e soprattutto non convince Romeo per la sospetta posizione di offside dell’attaccante lilibetano. All’8’ del secondo tempo il Giarre prova a scuotersi con Aleo ma la sua punizione dal limite dell’area si stampa contro la traversa. A quel punto il Giarre si dispone con un 4-2-4, ovvero con Patti e Napoli davanti la difesa e con una batteria di attaccanti composta da Leotta e Nirelli sugli esterni, con Aleo e Cartellone al centro del raparto offensivo.

Al 20’ del secondo tempo, un traversone dalla destra di Monteforte raggiunge Patti, che nel cuore dell’area avversaria svetta di testa e spedisce la sfera alle spalle di Maltese. Il goal riapre i giochi e soprattutto conferisce nuova linfa al Giarre. Poco dopo infatti Nirelli converge per poi appoggiare per Aleo che si gira e tira ma la sua conclusione da fuori area si spegne alta. Il Marsala però in contropiede è minaccioso. I lilibetani si rendono pericolosi prima con Riccobono, il cui tiro è respinto da Nicotra, e poi con un’azione in cui il neo entrato Convitto serve in orizzontale ma senza fortuna Cortese, incapace di impattare la sfera. Intanto Mastronardi sostituisce Nirelli, piazzandosi così nel cuore dell’area in coppia con Cordima. Patanè si sposta nel ruolo di esterno offensivo di destra anche se a tratti agisce da mezzo esterno destro. Patti si scambia la posizione in avanti con Aleo ed il risultato è che nel finale il Giarre attacca con 5 uomini. Monteforte, poco prima della conclusione crossa dal limite dell’area per Patti, la cui rovesciata su pallone dalla destra non si tramuta in una palla goal.

Il triplice fischio sancisce così il primo trionfo del Marsala nella Coppa Italia d’Eccellenza lasciando al Giarre l’amarezza sia per un fuorigioco non riscontrato in occasione del goal del raddoppio marsalese che per le condizioni di precarietà di alcune pedine fondamentali. Nulla però potrà cancellare il ricordo di una galoppata che ha entusiasmato gli appassionati giarresi.

Umberto Trovato

Potrebbero interessarti anche