Il nuovo Catania parte in quarta -
Catania
14°

Il nuovo Catania parte in quarta

Il nuovo Catania parte in quarta

Il nuovo Catania ne rifila quattro alla malcapitata Pro Vercelli, tornando alla vittoria dopo due mesi esatti (Catania-Latina 1-0). Convincono tutti i nuovi arrivati che adesso sono chiamati ad un vero miracolo sportivo per raggiungere l’obiettivo minimo stagionale

Niente illusioni, certo. Ma il nuovo Catania entusiasma e piega l’undici di Scazzola con un risultato meritato e rotondo. Quattro gol di scarto (l’ultima volta al Massimino fu all’undicesima contro la Virtus Entella) ma stavolta senza reti al passivo. Merito di una difesa nuova di zecca i cui interpreti sembrano aver giocato assieme da una vita, ma in realtà si allenano con la stessa casacca da appena qualche giorno. Il penultimo posto in classifica ha imposto ai dirigenti rossazzurri di correre ai ripari e nel corso della campagna trasferimenti invernale sono ben otto, ad oggi, le operazioni di mercato perfezionate in entrata. Sette delle quali (escludiamo il giovane terzino Granatiero) relative a giocatori possibili titolari in prima squadra. Tutti italiani ed esperti della categoria. Una inversione di tendenza netta rispetto alla politica societaria di inizio stagione, che mirava soprattutto a mantenere ed impreziosire l’organico protagonista del precedente, catastrofico, torneo. Contro la Pro Vercelli, dicevamo, tutti e sette in campo. Una scelta coraggiosa, quella di Marcolin, ma che rimarca i limiti che hanno contraddistinto il vecchio corso, prendendone le distanze dal nuovo.

A difendere la porta dei rossazzurri c’è Pietro Terracciano (Frison è stato ceduto in settimana alla Sampdoria), coperto da una retroguardia a quattro nuova di zecca: Belmonte e Mazzotta lungo le corsie laterali, a destra e sinistra rispettivamente, Schiavi e Ceccarelli al centro. In mediana l’esperienza di Fabian Rinaudo, affiancata dai piedi educati di Scazzola e dalla cattiveria agonistica di Manuel Coppola. Rosina è il vertice alto del rombo di centrocampo (nella foto sopra di Nino Russo), a ridosso del tandem offensivo che fa paura a tutta la cadetteria, costituito da Calaiò e Maniero.

Il 4-3-3 di Cristiano Scazzola si è dimostrato nel girone d’andata moderno ed efficace. La solidità di squadra e la disciplina tattica sono le armi migliori della Pro Vercelli, compagine rivelazione del torneo al pari delle meglio posizionate Carpi e Frosinone, che hanno avuto maggiore continuità di risultati ma hanno espresso nel corso del girone d’andata un gioco concreto come i biancoscudati. La Pro Vercelli ha costruito la propria solidità in classifica (attualmente è la nona forza del torneo) soprattutto tra le mura amiche. Al “Silvio Piola” un bottino di ventiquattro punti sui 31 attualmente detenuti in graduatoria, frutto di sette vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta. In trasferta, di contro, sette punti in undici gare (vittorie a Crotone Cittadella e pareggio a Latina).

Sin qui, l’uomo in più della Pro Vercelli, è stato ventinovenne Ettore Marchi, punta di peso a disposizione di Scazzola che ha già realizzato undici reti in 1715 minuti di gioco, uno ogni due incontri. A conti fatti, l’attaccante umbro, ha portato alle casacche bianche ben 15 punti sui 31 in classifica, ovvero il 50% del potenziale offensivo. Al Massimino, il tecnico dei biancoscudati deve rinunciare al solo centrocampista Pompeo Da Silva Ronaldo, infortunato, autore della splendida punizione che castigò i rossazzurri alla seconda d’andata al Piola.

Il Catania parte fortissimo e Calaiò prende le misure alla porta difesa da Russo dopo appena sessanta secondi di gioco. Passano una manciata di minuti e l’arciere rossazzurro ci prova dal limite ma la conclusione è deviata in angolo. È il preludio al gol, che meritatamente arriva già al quinto minuto: cross basso dalla corsi sinistra e palla che perviene a Calaiò che infila Russo con una precisa conclusione sul primo palo difeso dallo stesso estremo difensore biancoscudato. Pregevole, nell’occasione, il movimento dell’avanti ex Siena che è bravo a liberarsi del diretto marcatore ruotando su se stesso.

Il Catania macina gioco e potrebbe raddoppiare appena tre minuti più tardi, con Rinaudo, che impegna severamente dalla distanza Russo, costretto a deviare la conclusione in angolo a mani aperte. Della Pro Vercelli davvero poco. Appena qualche iniziativa lungo la corsia sinistra, sulla quale Belmonte fa comunque buona guardia. Così, al quindicesimo, il Catania passa ancora. Castiglia aggancia Sciaudone all’interno dell’ala di rigore, Mariani non ha dubbi ed assegna il penalty, trasformato con giustezza da Calaiò, che porta a 13 il bottino personale di reti stagionali.

Forte del doppio vantaggio i rossazzurri viaggiano spediti, con Rinaudo in versione tuttofare, un po’ regista e un po’ incontrista, e concedono davvero pochissimo agli avversari che si vedono dalle parti di Terracciano solo in occasioni di calci piazzati e tiri dalla distanza. Al minuto 31 il Catania cala il tris. Stavolta la firma è di Alesssndro Rosina, ed è di quelle d’autore, giacché il gol arriva direttamente su calcio di punizione, per mezzo di una conclusione balistica che si stampa nel sette alla sinistra di Russo. Inutile l’intervento dell’estremo difensore avversario che sfiora appena il pallone.

La ripresa si apre sulla stessa falsa riga della prima frazione di gara, col Catania in avanti è gli ospiti incapaci di costruire una sola azione di gioco manovrata. Efficace il pressing dei rossazzurri, portato a ridosso della trequarti avversaria ed il rombo di centrocampo, fortemente dal neo tecnico Marcolin, funziona a meraviglia. Maniero si danna l’anima in avanti, corre e sgomita alla ricerca del primo stagionale ai piedi dell’Etna. Che puntuale arriva al 57′, con un bel tiro a giro che mette a sedere Russo, su assist del compagno di reparto Calaiò. Un’intesa tutta da perfezionare quella tra l’arciere ed il bomber napoletano, ma i presupposti ci sono, eccome. Nel finale spazio anche per Chrapek, che sostituisce Rosina nella posizione e nei compiti, Capuano e Barisic. Migliori in campo Calaiò, Rosina e Sciaudone.

Tra otto giorni, si torna di scena al Massimino, contro il Perugia che ha perso smalto rispetto all’avvio arrembante di campionato. Una ghiotta occasione per trovare la continuità necessaria per la rincorsa di un sogno.

Carlo Copani

CATANIA-PRO VERCELLI 4-0

6′ Calaiò, 15′ Calaiò (rig.), 32′ Rosina, 57′ Maniero

CATANIA (4-3-1-2): 22 Terracciano; 26 Belmonte, 5 Schiavi ,(dal 81′ Capuano) 45 Ceccarelli, 43 Mazzotta; 42 Coppola, 21 Rinaudo, 44 Sciaudone, 10 Rosina (dal 70′ Chrapek); 9 Calaiò (dal 85′ Barisic), 7 Maniero. A disposizione: 12 Ficara, 15 Sauro, 24 Capuano, 19 Castro, 20 Chrapek, 8 Escalante, 27 Jankovic, 39 Odjer, 14 Barisic. All. Marcolin

PRO VERCELLI (4-3-3): 22 Russo; 29 Ferri, 26 Coly, 4 Bani, 25 Scaglia; 17 Ardizzone, 21 Castiglia (dal 58′ Emmanuello), 8 Scavone; 7 Statella (dal 58′ Sprocati), 9 Marchi (dal 70′ Beretta), 30 Di Roberto. A disposizione: 1 Viotti, 2 Marconi, 5 Cosenza, 11 Liviero, 16 Sprocati, 18 Belloni, 17 Emmanuello, 10 Fabiano, 32 Beretta. All. Scazzola

ARBITRO: Mariani di Aprilia

AMMONITI: Castiglia, Maniero, Bani, Di Roberto, Schiavi, Emmanuello, Beretta

ESPULSI:

RECUPERO: 0′ e 2′

Potrebbero interessarti anche