Juventus – Catania 0 – 1, io c’ero -
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Juventus – Catania 0 – 1, io c’ero

Juventus – Catania 0 – 1, io c’ero

Era il 7 aprile 1963, mi trovavo a Torino per lavoro, sono andato allo stadio comunale a vedere Juventus – Catania. Per la squadra rossazzurra non c’era speranza di prendere punti. Ricordo un mio collega di lavoro di Trapani, si chiamava Urso, che mi disse “vai felice allo stadio che il Catania vincerà questa partita”. Allo stadio ci sarei andato lo stesso, in quanto da sempre nelle mie vene scorre solo sangue rossazzurro.

Questa il team del Catania: commissario dirigente Ignazio Marcoccio, allenatore Carmelo Di Bella, formazione:  Vavassori, Giavara, Rambaldelli, De Dominicis, Corti, Benaglia, Caceffo, Biagini, Milan, Szymaniak, Vigni. La Juventus, invece, schierava: Anzolin, Castano, Salvadore, Emoli, Leoncini, Sarti, Sacco, Del Sol, Siciliano, Sivori, Crippa, allenatore Amaral. Arbitro De Marchi di Pordenone. In campo c’erano dodici leoni, i giocatori e l’allenatore, gente che aveva la maglia rossazzurra attaccata alla pelle. Su tutti ricordo quello che fece De Dominicis, che per tutti i 90 minuti bloccò il gioco di Sivori. A pochi minuti dalla fine, su una respinta di Vavassori, che oltrepassò il centrocampo, Gigi Milan, che era il solo rossazzurro in attacco, intuì dove andava a cadere la palla, fece una gran corsa, stoppò il pallone, pur avendo ai lati, Castano e Salvadore e tirò un gran siluro battendo il portiere Anzolin (foto sopra).

Al fischio di De Marchi i pochi tifosi del Catania eravamo ebbri di gioia. Molti tifosi del Torino mi fecero i complimenti e mi offrirono da bere. Tutta la notte la passai fuori casa e alle 6,00 puntuale ero sul posto di lavoro.

Oggi, avvalorata anche dalla vittoria sulla Pro Vercelli, la mia riflessione è che la maglia del Catania è sempre rossazzurra, ma qualcuno la indossa o per i soldi, o tanto per essere in campo. Se va male, criticare va bene, ma bisogna stringersi attorno alla squadra, soprattutto per rispetto del presidente Nino Pulvirenti, che ha fatto tanto per i colori rossazzurri. E, sono sicuro, continuerà a portare in alto il Catania.

Michele Milazzo

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