Randazzo, Francesco Sgroi: “il sindaco si dimetta!” -
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Randazzo, Francesco Sgroi: “il sindaco si dimetta!”

Randazzo, Francesco Sgroi: “il sindaco si dimetta!”

Seconda ed ultima parte della lunga intervista a Francesco Sgroi (leggi la prima parte Randazzo, Sgroi: «governano “i Facci Mucciati”?»)

FrancescoSgroi2_Web– Qualcuno giudica “provocatorio e scorretto” il modo di fare opposizione del gruppo consiliare che fa riferimento politico alla sua figura di candidato sindaco. Secondo lei, il tono del confronto in Consiglio è conflittuale e da cosa dipende?

Non so chi sia a giudicare “provocatorio e scorretto” il comportamento del gruppo consiliare che fa riferimento a me. Io, invece, giudico provocatorio, scorretto e contro l’interesse collettivo il comportamento di chi, piuttosto che cercare un dialogo costruttivo con le forze politiche, addotta metodi ormai superati, tentando di raggranellare il consenso di singoli consiglieri. E ciò non nell’interesse generale ma con il solo obiettivo di utilizzare costoro per i propri tornaconti politici. Se a questo aggiungiamo il fatto che qualcuno si senta infastidito dal consigliere Pillera, che giustamente pone come tema di discussione il diritto alla salute, tacciandolo addirittura come “noioso”, non c’è da meravigliarsi se il clima in Consiglio comunale non sia sereno.

– L’opinione pubblica, quella disinteressata alle questioni elettorali, ha la percezione che da sempre i gruppi di opposizione cavalchino l’onda dell’immobilismo politico-amministrativo per far prevalere la logica del “tanto peggio, tanto meglio”. Così facendo non pensa che si sacrifichi il raggiungimento del bene collettivo e si favorisca solamente la demagogia e la propaganda elettorale?

Questa domanda potrebbe trovare fondamento nel modo di fare politica di taluni. Certamente non ci appartiene né fa onore a chi lo mette in atto. Siccome “Il tempo è galantuomo!”, posso affermare ragionevolmente che il prof. Mangione, nelle vesti di segretario politico del Pd, insieme ai suoi consiglieri e relativi “consigliori”, come il consigliere Anzalone e “i Facci Mucciati”, oggi sarebbero i più spietati oppositori dell’attuale amministrazione.

– Che cosa rimprovera maggiormente al sindaco e che cosa, eventualmente, ne approva?

Che cosa approvo? Nulla! Che cosa gli rimprovero maggiormente? L’enorme leggerezza e superficialità con cui nel 2013 ha proposto al Consiglio comunale l’aumento delle tasse che si aggira intorno a 600 euro a famiglia, lasciando tale imposizione anche per il 2014. Questa situazione è divenuta ormai insopportabile per i cittadini randazzesi.

– In quale ambito politico-amministrativo ravvisa le maggiori lacune?

Nei ritardi nella programmazione economico-finanziaria e nello sperpero di denaro pubblico per pagare il compenso a pseudo esperti finanziari che non hanno prodotto alcun risultato.

– Secondo il suo giudizio politico, trascorso il periodo in cui la legge offre a garanzia della governabilità uno scudo contro la mozione di sfiducia, il sindaco Mangione potrebbe sentire la terra tremare sotto la sua poltrona?

Piuttosto che alla mozione di sfiducia credo più nel senso civico che ogni sindaco dovrebbe avere. Se dopo due anni e mezzo di mandato la sua azione politico-amministrativa fosse fallimentare, senza alcun indugio, il sindaco dovrebbe restituire la poltrona al popolo sovrano.

– Il Piano regolatore generale. Circa un mese fa il comune di Bronte ha ottenuto l’approvazione del nuovo Prg, già deliberato da quel consiglio comunale nel lontano 2006. Se i tempi di approvazione fossero così lunghi, Randazzo quando avrà il suo nuovo Prg, già scaduto da oltre vent’anni?

Il Consiglio comunale che ho avuto l’onore di presiedere, ritenendo fossero utili per uno sviluppo equo e sostenibile della nostra città, nel 2006 approvò le linee guida per la redazione del nuovo Prg indicando al progettista una serie di suggerimenti concordati con i cittadini e con i professionisti locali. A oggi il gruppo consiliare che mi pregio coordinare sconosce lo stato dell’arte dell’importante strumento urbanistico e non sappiamo se vi sia, effettivamente, rispondenza con le indicazioni date allora al progettista. Considerato il lungo tempo passato, ci chiediamo: ma il Prg ancora in fase di acquisizione dei pareri di rito, risponde alle attuali esigenze di sviluppo della nostra comunità? Pertanto, anche attraverso questa testata giornalistica, sollecitiamo il sindaco a voler portare il Prg a conoscenza delle forze politiche e dell’intera cittadinanza per verificare se tale strumento sia ancora rispondente alle reali esigenze locali o vada modificato e integrato in alcune parti.

– I minori trasferimenti statali e regionali e la necessità di dover mantenere inalterata l’erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali determinano l’aumento dell’imposizione fiscale. Secondo lei, oggigiorno, l’aumento della tassazione locale è inevitabile?

Io penso che per garantire i servizi, sebbene in una condizione di minori trasferimenti statali e regionali, l’aumento delle tasse non sia l’unica strada percorribile. Al contrario, ritengo che in una condizione economica sfavorevole, come quella che stiamo vivendo adesso, l’aumento delle tasse sia devastante tanto per i bilanci delle famiglie quanto per le casse comunali. Se l’imposizione fiscale diventa insopportabile, i cittadini non riescono a pagare. Ciò provoca anche la mancanza di liquidità per le casse comunali. Per questo motivo, a fronte dei minori trasferimenti, a mio avviso, l’ente dovrebbe risparmiare eliminando tutti gli sprechi e i privilegi. Poi, un amministratore scrupoloso, in alcuni settori, dovrebbe trasformare il comune in un’impresa che tragga guadagni. Ad esempio, una seria programmazione sulle fonti energetiche rinnovabili potrebbe fruttare consistenti royalties e una minore spesa sul costo dell’energia elettrica, così da poter reinvestire gli utili in infrastrutture e servizi comunali.

– Il piano Aro. A suo giudizio i ritardi nell’approvazione del documento stanno avendo ripercussioni negative sul servizio di raccolta dei rifiuti e per le tasche dei cittadini?

Non conosco a fondo il piano Aro, per cui, al momento, non esprimo giudizi. Posso però affermare che l’azione del sindaco Mangione e della sua maggioranza sul costo della raccolta dei rifiuti è molto negativa. Basti pensare che nel 2006, anno in cui la gestione dell’appalto era ancora in capo al comune, il costo riguardante la raccolta dei rifiuti solidi urbani fu di euro 1.100.000. Tra il 2007 e il 2012 la gestione passò all’Ato-Joniambiente e il costo aumentò di circa 400mila euro, suppergiù 67mila euro l’anno. Con la sindacatura Mangione, per effetto della liquidazione della Joniambiente, la gestione invece è ritornata al comune. Inspiegabilmente il costo della raccolta dei rifiuti è lievitato da euro 1.550.000 del 2012 a euro 2.100.000 del 2014, con un incomprensibile e devastante aumento di 550mila euro a fronte di un servizio pressoché simile a quello degli anni passati.

– Si parla sempre più della riduzione dei costi della politica. Quali iniziative si potrebbero adottare a Randazzo per dare un segnale di inversione di marcia?

Certamente un segnale in contro tendenza rispetto all’operato del sindaco Mangione. Mi riferisco ai costi per gli esperti in materia economico-finanziaria assunti dal sindaco e pagati migliaia di euro al mese, senza che questi producano alcun beneficio alla nostra comunità. È inammissibile e politicamente immorale che, a fronte di un aumento delle tasse, circa 600 euro a famiglia, il sindaco paghi migliaia di euro al mese per una consulenza infruttuosa. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2014 soltanto a gennaio 2015.

– Analizzando il bilancio 2014 di previsione, per certi versi ormai consuntivo, come lo giudica?

Ritengo che questo bilancio non risponda ai principi di attendibilità, veridicità e congruità. Principi, questi, previsti dalla legge. Ma la cosa più grave è che il bilancio 2014 non risponde per nulla ai rilievi formulati dalla Corte dei Conti.

– Che cosa sarà il suo futuro in politica e quale potrà essere il suo contributo per la città di Randazzo? Per cosa si batterà ?

Quale sarà il mio futuro politico, non lo so. Posso soltanto dire che continuerò a battermi, in modo civile, per le idee in cui credo. Per dirla con il poeta Ezra Pound, chi non ha il coraggio di battersi civilmente per le proprie idee o vale poco lui o non valgonole sue idee.

Gaetano Scarpignato

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