“E la memoria di questo passato – è stato ricordato in premessa dal sindaco Enzo Caragliano – serve ad aiutarci a costruire il futuro. La memoria – ha detto il primo cittadino ripostese- rappresenta quello che siamo stati, e solo commemorandola possiamo evitare di commettere gli stessi errori”. Il Rabbino Di Mauro, soffermandosi sull’Olocausto ha ribadito quanto sia fondamentale insegnare alle nuove generazioni gli orrori della nostra storia recente, attraverso la proiezione di filmati, la visione di documenti, fotografie, l’audizione di testimonianze dirette.
Ricordare e riflettere sulla malvagità dell’uomo, attuando, nel contempo, una forma di educazione rivolta soprattutto i giovani, salvaguardando i valori della libertà e il rispetto dell’individuo”. Il Rabbino Di Mauro parlando, poi, del pericolo contemporaneo dell’Isis, ha detto che si tratta “del frutto di una educazione sbagliata che oggi porta ad usare la religione come mezzo politico di sopraffazione”.
Particolarmente soddisfatto per la buona riuscita della manifestazione il vice sindaco e assessore alla Cultura, Gianfranco Pappalardo Fiumara: “Una celebrazione importante soprattutto per le nuove generazioni che ci invita a non dimenticare, ogni giorno, ciò che ha condotto la natura umana al suo imbarbarimento. E’ stato davvero straordinario e al tempo stesso toccante assistere alla partecipazione di tutta la società civile e di tutto il Consiglio comunale, ciò a testimonianza che la politica è unita nel segno del ricordo. Parole commoventi quelle pronunciate da tutti i relatori e altrettanto emozionante sentire le domande estemporanee dei giovani studenti rivolte agli illustri ospiti”.