Imu agricola, divampa la protesta in Sicilia -
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Imu agricola, divampa la protesta in Sicilia

Imu agricola, divampa la protesta in Sicilia

“L’Imu una tassa ingiusta, faremo sentire in piazza la voce di un settore dimenticato”

2 imu agricola“Agrinsieme Catania” alza la voce e contesta la decisione del Governo sull’Imu agricola: “Il Governo – si legge in una nota dell’associazione – ha rivisto i criteri per l’esenzione dall’Imu dei terreni montani, abrogando la classificazione su base altimetrica, stabilita dal contestato decreto ministeriale di fine anno, ma resta il fatto che numerose aziende agricole, che operano in una vasta area della nostra provincia, ovvero nella gran parte delle aree pedemontane, continuano ad essere caricate di un onere fiscale che non si possono permettere di pagare”.

Secondo Agrinsieme Catania, «l’Imu agricola rimane condizionante per le imprese e quanto prodotto dal Governo con il decreto, che contiene la revisione dei criteri di esenzione dell’Imu, non cambia per nulla la sostanza: ci troviamo di fronte ad un balzello iniquo e penalizzante per il nostro settore e ci sentiamo utilizzati come una sorta di bancomat privato dell’Esecutivo. Inoltre, rileviamo che parte delle risorse per la copertura finanziaria del provvedimento vengono sottratte al cosiddetto “pacchetto agricolo”. Per recuperare il minor gettito il Governo ha infatti deciso di eliminare alcune delle importanti misure di riduzione del costo del lavoro agricolo che erano state introdotte nei mesi scorsi dal cosiddetto decreto Campolibero e dalla legge di Stabilità, per agevolare l’assunzione di lavoratori a tempo determinato stabilmente inseriti nella compagine di una azienda.

Non siamo d’accordo nemmeno sui criteri con cui si è deciso di far continuare a pagare questa tassa assurda ai Comuni non montani, perché i criteri con i quali questi vengono classificati risalgono addirittura agli anni cinquanta. Riteniamo inoltre inaccettabile che si crei una sorta di concorrenza sleale tra aziende del medesimo settore produttivo che, semplicemente per la posizione delle stesse, pagano o sono esentate dall’Imu agricola.

Pensiamo sia fortemente iniquo  gravare di ulteriori balzelli aziende in difficoltà, in questo periodo più che mai, visto i danni che le stesse hanno subito a più riprese a causa delle avverse condizioni metereologiche.Serve ricordare al Governo e ribadiamo sarebbe bene  lo facessero anche i nostri deputati, che siamo reduci da due eccezionali ondate di maltempo che hanno decimato le produzioni della nostra provincia. Per questo il Governo avrebbe dovuto compiere uno sforzo più coraggioso esentando totalmente dagli oneri fiscali le aziende del catanese, specie quelle colpite dagli eventi atmosferici del novembre 2014 e del gennaio 2015”.

IMU AGRICOLAConcludendo l’Agrinsieme Catania, annuncia delle manifestazioni: “Queste realtà produttive, condotte da imprenditori agricoli o da coltivatori diretti, dovrebbero essere esentate da ogni tassazione, Imu compresa, indipendentemente dalla loro collocazione altimetrica. Auspichiamo che il Governo agisca in tal senso e in caso contrario siamo pronti a  far sentire in piazza la voce di un settore dimenticato».

Intanto, notizia di queste ore, l’assessore regionale Agricoltura e Foreste, Nino Caleca, ha ufficialmente chiesto un incontro urgente al ministro delle Risorse Agricole Maurizio Martina per affrontare il tema dell’Imu sui terreni agricoli in Sicilia. “Ho anche richiesto – dice Caleca – al presidente della Commissione Paritetica per l’applicazione dello Statuto, Nino La Spina, di dedicare una seduta della Commissione alla compatibilità di questa imposta con il sistema di tassazione in vigore”.

Per  sindaco di Palagonia Valerio Marletta, “la questione va discussa con Anci Sicilia, i produttori e quanti vorranno contribuire alla stesura del documento che verrà sottoposto agli organismi parlamentari competenti. Faremo sentire con forza le nostre ragioni perchè non vogliamo e non possiamo passivamente sottostare a questa odiosa tassa, soprattutto in un momento così difficile per la nostra agricoltura”.

Senza se e senza ma, anche l’ex consigliere provinciale Giuseppe Mistretta: “Non si può pagare una imposta sulla quale i Comuni stessi hanno fatto ricorso, non si può pagare senza ancora aver ricevuto il saldo Agea 2014, non si può pagare perchè il settore è in crisi strutturale, non si può pagare in piena calamità, la siccità, non si possono pagare le imposte calcolate su valori della terra ben al di sopra di quelli reali, non si può pagare una imposta su un bene strumentale e non speculativo”.
Intanto siamo al 10 febbraio, giorno di scadenza, e regna ancora il caos per una tassa ingiusta e iniqua con il governo che sembra non tener conto nemmeno dei tanti ricorsi pendenti”.

Insomma, la battaglia contro l’Imu agricola, in Sicilia, è appena iniziata…

Orazio Vasta

 Le foto sono di Rossella Sturiale

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