Al termine del processo relativo al naufragio della nave Costa Concordia il Tribunale di Grosseto ha condannato Costa Crociere e Schettino al risarcimento danni nei confronti dei passeggeri.
In particolare ai sei naufraghi catanesi, che si erano rivolti alla Confconsumatori e che non avevano accettato l’offerta della compagnia, sono stati riconosciuti 30.000,00 euro di provvisionale ciascuno, oltre le spese legali. Ulteriori danni potranno essere riconosciuti in separata sede con il giudizio civile.
Il Tribunale ha riconosciuto anche a Confconsumatori, costituita parte civile autonomamente a prescindere dai passeggeri, anche con il primario intento di partecipare al processo per contribuire all’accertamento della verità, un risarcimento di 15.000,00 euro.
I passeggeri catanesi costituti parte civile erano tre giovani, nonché due coniugi con la figlioletta di un anno.
“Si tratta di un importante riconoscimento che conferma la correttezza della scelta a suo tempo fatta da Confconsumatori di consigliare ai naufraghi di non accettare la proposta risarcitoria di Costa di 11.000,00 euro. Il Tribunale oggi ha riconosciuto un danno tre volte superiore a quanto offerto dalla compagnia”, ha dichiarato l’avv. Carmelo Calì (nella foto a sinistra), presidente di Confconsumatori Sicilia e responsabile nazionale Trasporti e Turismo dell’associazione.