Il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi potrebbe rassegnare le dimissioni e ricandidarsi in una nuova tornata elettorale. L’ipotesi è confermata da alcuni assessori che questa mattina hanno preso parte al vertice politico. Peraltro, si apprende, che la data delle elezioni nei Comuni di Mascali e Bronte è stata fissata al 17 maggio prossimo e il sindaco potrebbe sfruttare l’occasione per una operazione di rilancio in campagna elettorale.
Il primo cittadino giarrese, oltretutto – confermano fonti accreditate – avrebbe inviato all’Assessorato regionale Enti locali un quesito, ovvero se, nel caso in cui egli dovesse rassegnare subito le dimissioni, esistono le condizioni per una sua ricandidatura alle prossime elezioni del 17 maggio 2015. Dunque uno scenario inedito nella storia politica della città destinato a lasciare il segno.
Quello del sindaco è un tentativo per “tastare” il terreno; questa mossa potrebbe anche essere considerata come una maldestra operazione di “terrorismo psicologico” nei confronti di quei consiglieri che, messi di fronte alla scelta di andare a casa anticipatamente, potrebbero, inaspettatamente, mutare atteggiamento, anche se, si apprende, non mancano le posizioni di assoluta intransigenza, ovvero: andare a casa con orgoglio e sfidare di nuovo l’elettorato sulla scorta del lavoro fin qui realizzato.
Vedremo da qui a poco se si tratta di fantapolitica o se invece lo scenario delle dimissioni, comprese la ricandidatura, è realmente una soluzione plausibile. Per la cronaca, questa mattina al vertice di maggioranza in Municipio, hanno preso parte solo gli otto consiglieri “fedeli” del Ncd, Forza Italia, Giarre Futura e Giovanni Barbagallo. Assente in toto il neonato gruppone dell’Art. 4: un segnale chiaro e preciso.