A causa delle avversità atmosferiche, pure la caratteristica kermesse della cittadina dell’Alcantara ha dovuto rinunciare all’attesa serata finale del Martedì Grasso, che si conta di recuperare domenica prossima, 22 febbraio. Le quattro giornate andate in porto, organizzate dalla Pro Loco, non hanno comunque deluso le aspettative, malgrado i tempi di austerità
Non siamo così “bigotti” da considerare “blasfemo” il recupero dei festeggiamenti carnascialeschi in una data del periodo quaresimale, ma visto che ormai da diversi anni a questa parte sulla serata finale del Martedì Grasso aleggia puntualmente la classica “nuvoletta di Fantozzi”, forse bisogna dare ragione al vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, quando dichiara, come ha fatto nelle scorse ore, che «anziché ingenerare questo “scontro tra tradizioni” (il Carnevale da una parte e la Quaresima dall’altra), converrebbe spostare le manifestazioni del Carnevale nelle giornate successive alla Pasqua: il meteo darebbe sicuramente meno preoccupazioni ed in più, tra le suggestive sacre rappresentazioni pasquali e gli immediatamente successivi divertimenti carnascialeschi, si creerebbe una nuova stagione turistica primaverile, cui farebbe subito seguito quella estiva».
Al di là delle convinzioni religiose di ognuno di noi, il ragionamento di Mons. Raspanti non fa una piega: nella giornata di ieri, sia la “sua” Acireale che un po’ tutte le altre città siciliane hanno dovuto far slittare, con i relativi disagi e complicazioni, i rispettivi festeggiamenti in onore del Re Burlone a causa delle intense ed incessanti precipitazioni atmosferiche, così come ormai di prassi negli ultimi anni. Ad andarci di mezzo anche il caratteristico Carnevale di Francavilla di Sicilia, con la sua spassosissima pantomima della “Cianciùta”, la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in maschera ed il “travolgente” veglione danzante in Via Vittorio Emanuele. Nella cittadina dell’Alcantara il tutto è stato rinviato a domenica prossima, 22 febbraio, anche se, stando alle previsioni meteo, pure tale giornata si preannuncia piovosa, almeno sino al tardo pomeriggio (più saggia, dunque, sarebbe stata la scelta del vicino Comune di Castiglione di Sicilia, dove il “recupero” del Martedì Grasso è fissato per domani, giovedì 19 febbraio, che si prevede soleggiato).
Intanto, pur senza la “finalissima” di ieri, può ritenersi positivo il bilancio delle precedenti quattro giornate del Gran Carnevale Francavillese 2015, organizzato dalla ricostituita associazione “Pro Loco” guidata dal giovane presidente Claudio Puglisi.
Innanzi tutto, smentendo le preoccupazioni della vigilia, la popolazione locale e gli ospiti venuti da fuori hanno mostrato di gradire il nuovo “baricentro” di svolgimento dei veglioni danzanti, per motivi di sicurezza spostato di una decina di metri più avanti rispetto alla “storica” location, dove insiste un vecchio edificio pericolante. Il palco dell’intrattenimento musicale è stato, quindi, montato di fronte all’imbocco di Via Gramsci anziché all’ingresso di Via Notar Silvestri, ed anche i giovani ed eccellenti musicisti della “Banda dello Stoccafisso”, guidati dal “vulcanico” leader, batterista e cantante Tony Brown (al secolo Antonio Bruno), hanno potuto esibirsi in uno spazio più comodo ed arioso rispetto all’angusto palchetto delle annate precedenti.
Considerando, inoltre, l’esiguo stanziamento di circa settemila euro che, stante il periodo di magra, le casse comunali hanno potuto destinare alla manifestazione, il programma messo a punto dagli organizzatori non ha deluso le aspettative, anche grazie al generoso apporto di diversi operatori economici del paese i quali, pur non sponsorizzando l’evento in denaro, hanno messo gratuitamente a disposizione materiali, generi alimentari e merce varia per poter allestire i vari momenti della kermesse. E tra questi momenti si è annoverata anche la novità della “Sagra del Baccalà”, dedicata ad uno dei simboli “erotici” del Carnevale Francavillese (insieme alla Salsiccia, la cui sagra, prevista per ieri, è slittata alla serata di rinvio di domenica prossima).
Significativa anche la spassionata ed entusiastica partecipazione di diverse centinaia di giovani e meno giovani cittadini al concorso dei carri allegorici e dei gruppi in maschera, malgrado i tempi di austerità non consentano l’elargizione di premi in denaro, ma solo l’assegnazione del gratificante “Trofeo Vainasu”, intitolato ad un indimenticato animatore (al secolo Sebastiano Puglisi) della manifestazione carnascialesca francavillese. A sfilare domenica scorsa sono stati, in particolare, “Il Circo”, “FrancRock”, “OktoberFest”, “Biancaneve”, “I lottatori di Sumo” ed “Il Festival di Sanremo…persi”, che nel recupero di domenica prossima torneranno a mostrarsi al pubblico ed a sottoporsi al giudizio di un’apposita giuria. Ed a proposito della sfilata, un plauso va rivolto alla puntualità degli organizzatori e delle tante maschere partecipanti in quanto quest’anno si è finalmente svolta in un accettabile orario pomeridiano anziché, come avveniva nelle edizioni precedenti, a sera inoltrata, finendo quasi col sovrapporsi al veglione danzante.
Non sono, infine, mancati i benemeriti “animatori popolari”, artefici di farse estemporanee e bizzarri travestimenti, con in testa Ciccino Sciacca (autoproclamatosi “U frati di Carnaluvari”), la “Premiata Ditta” di Andrea Rapisardi, il “direttore della Cianciùta” Salvatore Cavallaro e lo speaker ufficiale della manifestazione Filippo Zullo. Quest’ultimo, presentando con la classe e la professionalità che da sempre lo contraddistinguono, le sfilate di domenica scorsa, ha doverosamente rivendicato alla storica kermesse carnascialesca francavillese lo “status” di “Più Bel Carnevale della Valle dell’Alcantara”, del quale oggi si fregiano “abusivamente” (su manifesti e locandine promozionali) analoghe manifestazioni di altri Comuni del comprensorio, che hanno “scoperto” il Re Burlone da appena qualche decennio a questa parte mettendo su delle sfilate in maschera e qualche serata danzante, che nulla hanno a che vedere con la partecipazione popolare e la carica di goliardica e liberatoria “trasgressività” che da oltre un secolo caratterizzano, rendendolo unico, il Carnevale di Francavilla di Sicilia.
Rodolfo Amodeo
FOTO: il palco ed il veglione in Via Vittorio Emanuele; Ciccino Sciacca con il Baccalà e la Salsiccia e gli “chef” della Sagra del Baccalà; il presidente della Pro Loco, Claudio Puglisi, la parodia di Al Bano e Romina Power a Sanremo e Tony Brown della “Banda dello Stoccafisso”