Tutto quello che un essere umano dovrebbe sapere per potersi considerare “cittadino dell’Universo”: è quanto contenuto nell’interessante e gradevole pubblicazione “L’Universo, le Fedi e l’Uomo”, prodotta in proprio da Francesco Bruno, ingegnere e docente negli istituti superiori, nativo di Francavilla di Sicilia dove vive ed opera.
Nelle oltre cento pagine di cui si compone l’opera, c’è tutta la curiosità intellettuale che ha sempre contraddistinto lo stimato professionista della cittadina dell’Alcantara (dove l’autore ha anche rivestito ruoli politico-amministrativi), ulteriormente corroborata dalle sue esperienze di vita, dalla sua passione per i viaggi in giro per il mondo e dalla pratica di diverse attività sportive (in particolare il ciclismo e la maratona, disciplina quest’ultima che lo ha visto gareggiare in prestigiose competizioni internazionali, tra cui la “Boston Marathon”).
Con “L’Universo, le Fedi e l’Uomo” ci troviamo al cospetto di un utilissimo “vademecum per la vita” che, in maniera estremamente lineare e sintetica, tenta di appagare quei fondamentali interrogativi che da sempre si pone l’umanità o, quanto meno, l’uomo dotato di quel minimo di raziocinio che lo spinge a guardare “oltre”: da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo?
Al di là delle risposte che, dopo aver letto il volume in questione, ognuno potrà darsi, lo scritto dell’ingegnere Bruno si rivela altamente efficace nel farci rendere consapevoli della “piccolezza” della condizione umana se rapportata all’incommensurabilità dell’Universo ed all’“anzianità” del pianeta che ci ospita, cui sono rispettivamente dedicate la prima e la seconda parte della pubblicazione, contenenti un’esaustiva “summa” di quanto sin qui scientificamente appurato riguardo alle origini ed alla natura del cosmo ed all’evoluzione della vita sulla Terra.
Ed è lo stesso autore, coerentemente con il proprio bagaglio di conoscenze, a dare il… buon esempio: nelle note biografiche del retrocopertina, infatti, Francesco Bruno inserisce il suo “curioso” recapito, che non si limita all’elencazione dei normali dati “terrestri” (Via, Comune, Provincia, Regione e Stato), ma fa anche riferimento agli altri “spazi” da lui occupati, ossia il Pianeta (la Terra), la Galassia (la Via Lattea) e l’Universo (in quanto – sottolinea il professionista francavillese – “l’unico conosciuto”…).
Nella terza parte del volume l’autore fa un excursus sulle principali religioni, a cominciare dalle primitive per poi approdare a quelle professate a tutt’oggi, come l’Induismo, il Buddhismo, l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islamismo. Di ognuna di esse Francesco Bruno evidenzia le caratteristiche ed i principi essenziali e le divinità venerate, facendo risaltare in maniera semplice e discorsiva le affinità e le differenze tra le varie fedi. Ed è proprio in queste pagine che affiora lo spirito autenticamente laico dell’autore il quale, pur dichiarandosi critico nei confronti di chi nutre solo certezze, mostra assoluto rispetto verso la religiosità.
L’ingegnere Bruno, tra l’altro, ha dedicato questa sua opera prima alla memoria dei suoi genitori, che non poco hanno contribuito alla sua alquanto eclettica formazione culturale. «Mia madre fervente cattolica – scrive l’autore nella dedica introduttiva – mi voleva chierichetto, mentre mio padre, che della religione se ne fregò sempre, in punto di morte minacciò col bastone chi voleva portargli il prete…». E forse è proprio da questo “dualismo genitoriale” che traggono origine la grande apertura mentale e l’onestà intellettuale del “libero pensatore” Francesco Bruno il quale, scevro da qualsivoglia pregiudizio, riesce ad apprezzare (come si evince dalle citazioni introduttive ai vari capitoli) il “bello” e la “verità” di una frase di Pirandello piuttosto che di Pascal, come anche di un versetto della Bibbia, di una canzone di Modugno, di un canto della “Divina Commedia” o di una “pragmatica” considerazione di un semplice amico d’infanzia, a detta del quale «le chiacchiere sono belle, ma sono i maccheroni che riempiono la pancia…».
In “L’Universo, le Fedi e l’Uomo” la cultura s’intreccia, dunque, con la vita vissuta, offrendo al lettore significativi spunti di riflessione sulla natura umana e sul senso dell’esistenza di ognuno di noi. Ed i suoi contenuti, identificabili con i tre sostantivi che ne compongono il titolo, dovrebbero costituire, sin dall’età scolare, la base di ogni conoscenza.
Il volume è stato ufficialmente presentato nelle sere scorse a Francavilla di Sicilia nella sala-convegni di Palazzo Cagnone. Oltre all’autore hanno preso la parola il sindaco Lino Monea, la curatrice della prefazione Anna Amico e l’artista e docente di Disegno Francesco Consalvo, artefice dell’immagine di copertina del libro, raffigurante una rielaborazione in chiave cosmica del celebre ’“Uomo Vitruviano” di Leonardo.
«In questo suo esordio editoriale – ha dichiarato in particolare il sindaco Monea – l’ingegnere Bruno ha fatto confluire tutta la sua profonda cultura nonché il suo amore per tutto ciò che è “vita”».
«Dai suoi viaggi – ha aggiunto la professoressa Amico – Francesco Bruno ha tratto spunto per pensare e ragionare, elaborando una straordinaria conoscenza del concetto spazio-tempo, dell’Universo e della natura umana. Partendo dal principio della relatività di Einstein, egli si rivela arduo sostenitore del metodo scientifico. Dopo aver letto queste pagine, si giunge alla conclusione che l’uomo è principalmente un essere razionale e, come tale, è chiamato a decidere sulla scorta delle proprie esperienze personali e dirette».
«Siamo in presenza – ha sottolineato il maestro Consalvo – di un bel “regalo” che l’amico Bruno ha fatto a se stesso ed alla collettività in quella particolare fase della nostra vita che è la cosiddetta “mezza età”, quando avvertiamo l’esigenza e quasi il dovere di “immortalare” le nostre conoscenze ed esperienze per condividerle con gli altri e tramandarle ai posteri: io l’ho fatto con un lungometraggio su Francavilla di Sicilia (sul quale scriveremo quanto prima, ndr), mentre lui con questo libro».
«E’ semplicemente un lavoro – ha concluso con la sua consueta umiltà Francesco Bruno – con cui un padre, cioè il sottoscritto, ha voluto trasmettere alle proprie figlie ciò di cui è venuto a conoscenza. Ben venga, comunque, se potrà anche rivelarsi utile e, spero, pure piacevole a chiunque s’interroghi sul grande mistero dell’esistenza umana».
Rodolfo Amodeo
FOTO: Francesco Bruno con il disegno di copertina realizzato da Francesco Consalvo ed alcune immagini della recente presentazione del suo libro a Palazzo Cagnone