Il 13 marzo 2015 è fissata l’udienza preliminare, innanzi al Gip D’Arrigo, nei confronti di Salvatore D’Urso e Alessandro Indovina, per l’opera pubblica denominata “Nuova viabilità tra piazza Europa e via del Rotolo”. Con Determina sindacale di oggi, mercoledì 25 febbraio 2015, il Comune di Catania ha formulato la costituzione di parte civile, affidando l’incarico al professore avvocato Giovanni Grasso del Foro di Catania.
L’opera in questione doveva essere realizzata in project-financing, per la durata di 38 anni, al costo di 129 milioni di euro.
Alessandro Indovina e Salvatore D’Urso sono stati rinviati a giudizio, il primo nella qualità di rappresentante legale della Immobiliare Alcalà S.r.L.; il secondo, ovvero il D’Urso, in quanto direttore dell’Ufficio speciale per l’emergenza traffico e la sicurezza sismica e in quanto responsabile unico del procedimento per l’aggiudicazione e la realizzazione dell’opera.
Inizialmente il procedimento era iscritto anche a carico di altri tre soggetti: Umberto Scapagnini, in qualità di sindaco e di Commissario delegato dell’Ufficio speciale per l’emergenza traffico e la sicurezza sismica; Ennio Virlinzi e Marina Galeazzi, quest’ultima nella qualità di responsabile della direzione lavori pubblici e di responsabile unico del procedimento dell’opera. Scapagnini è deceduto il 2 aprile 2013, mentre per Virlinzi e Galeazzi il Gip ha formulato richiesta di archiviazione.
Alessandro Indovina deve difendersi dall’accusa di istigatore e diretto beneficiario. Per Salvatore D’Urso l’accusa è di aver aggiudicato l’opera alla Immobiliare Alcalà S.r.L. in violazione dei principi di imparzialità e trasparenza cui deve ispirarsi la Pubblica Amministrazione, in tal modo procurando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale ad Alessandro Indovina.
Flora Bonaccorso