Giardini Naxos: Nino Buda “Padre del Folklore” -
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Giardini Naxos: Nino Buda “Padre del Folklore”

Giardini Naxos: Nino Buda “Padre del Folklore”

Il benemerito studioso di tradizioni popolari nonché leader e maestro degli storici “canterini” della cittadina turistica, è stato insignito del prestigioso riconoscimento della F.I.T.P. nel corso di una solenne cerimonia svoltasi in Puglia a San Giovanni Rotondo. Un meritato premio ad un’intera esistenza appassionatamente dedicata alla conservazione, alla divulgazione ed alla rivitalizzazione della più autentica sicilianità

Prestigioso riconoscimento per un benemerito cittadino ed operatore culturale di Giardini Naxos, che si è sempre prodigato per dare lustro nel mondo alla propria comunità e, più in generale, alla Sicilia tutta. Nei giorni scorsi, infatti, il Cav. Nino Buda, presidente dello storico “Gruppo Folk Naxos”, è stato insignito del Premio “Padre del Folklore 2014”, assegnato annualmente dalla Federazione Italiana delle Tradizioni Popolari (F.I.T.P.) a ricercatori e personalità distintisi nel lavoro di difesa, valorizzazione e divulgazione della cultura del proprio territorio.

La cerimonia di consegna dell’ambito riconoscimento ha avuto luogo nella città di Padre Pio, ossia a San Giovanni Rotondo, nel Salone delle Feste dell’Hotel “Parco delle Rose”, alla presenza del sindaco Luigi Pompilio, del presidente della Fitp Benito Ripoli, del presidente mondiale dell’Unione Internazionale del Folklore (I.G.F.) Dorel Cosma e di altri dirigenti ed esperti del settore.

Sulla base della lunga ed articolata motivazione ufficiale, Nino Buda è stato premiato perché «giornalista siciliano (medaglia d’oro per i cinquant’anni di appartenenza all’Ordine dei Giornalisti) nonché cine-foto reporter, musicista ed uomo di teatro che ha fatto parte della gloriosa Compagnia del Teatro Mediterraneo del Maestro Giovanni Cutrufelli, prima come attor giovane (annoverato nell’Albo d’Oro degli Attori) ed in seguito come scenografo e coreografo. Proprio questa variegata esperienza teatrale favorirà la formazione culturale ed artistica di Buda quando nel 1960, raccogliendo l’eredità dello zio Luigi Buda, rilancerà il gruppo folk dei “Canterini di Naxos”, puntando sulla scrupolosità della ricerca etnografica, da un lato, e su un’accattivante trasposizione scenica dall’altro; una trasposizione scenica che ha saputo coniugare gli aspetti musicali, canori e coreutici del folklore con altri importanti elementi di tecnica dello spettacolo, quali la partitura gestuale e le intonazioni di voce, procedendo, quindi, ad adattamenti e transcodificazioni del “racconto della tradizione orale” al linguaggio del palcoscenico. Antonino Buda può essere, pertanto, definito esperto regista ed interprete dell’antropologia della performance. Con lui intelligenza e mestiere si fondono, perché in ogni opera che egli porta sulla scena ci sono lo spirito, il cervello ed il cuore dell’uomo».

Dal canto suo, a conclusione della cerimonia, il maestro Buda, dopo aver ringraziato la consulta scientifica della Fitp e il suo presidente Ripoli, ha dichiarato di voler dedicare il premio ricevuto innanzi tutto al fondatore dei Canterini di Naxos, ossia allo zio Luigi, il quale già nel primo dopoguerra capì che bisognava custodire le tradizioni che rischiavano di perdersi con l’avvento della modernità, ed inoltre a tutti i componenti vecchi e nuovi del Gruppo Folk Naxos, alcuni dei quali purtroppo scomparsi, ed, infine, alla sua famiglia, che gli è sempre stata vicina in tutti questi anni di lavoro e di sacrifici, ma anche di gioie e soddisfazioni.

Non è questo consegnatogli recentemente in Puglia, comunque, l’unico significativo riconoscimento conquistato dal Cav. Buda per il suo lodevole e costante impegno sul fronte della conservazione e rivitalizzazione del folklore siciliano; nel corso della sua carriera lo studioso ed artista giardinese è stato, tra l’altro, insignito dei titoli di “Ambasciatore della Cultura Siciliana”, di “Cavaliere della Rosa Bianca di Finlandia al valore artistico” e di “Cavaliere della Repubblica per meriti artistici”, mentre la Regione Sicilia gli ha conferito la sua Medaglia d’Oro.

Grazie a lui ed alle tante generazioni di “canterini” che, nell’arco di oltre mezzo secolo, ha formato e guidato sulle scene, il nome di Giardini Naxos è arrivato e si è fatto onore in tutti i Continenti (memorabile, ad esempio, l’esibizione in Giappone, al Teatro Nazionale di Tokio, davanti a tremila spettatori ed alla presenza, addirittura, dell’Imperatore Akihito).

Da sottolineare, inoltre, che diversi giovani giardinesi accostatisi alla musica ed alla canzone frequentando il Gruppo Folk Naxos del maestro Buda, sono divenuti degli apprezzati professionisti dello spettacolo, come la cantante Giovanna D’Angi, approdata al Festival di Sanremo del 2005 per poi essere scritturata come protagonista in musical di successo al fianco di artisti del calibro di Michelle Hunziker e Stefano Masciarelli.

Negli ultimi anni Nino Buda ha coinvolto nella sua encomiabile “mission” pure le scuole, tenendo degli appositi corsi sulle danze ed i canti popolari di Giardini Naxos e dintorni, nell’intento di consegnare anche alle nuovissime ed “ipertecnologiche” generazioni di siciliani del Terzo Millennio il ricco e variegato patrimonio culturale della nostra terra, altrimenti destinato ad essere ignorato sino a scomparire del tutto.

Rodolfo Amodeo

 Nino Buda

Il Gruppo Folk Naxos ad Agrigento

Nino Buda ed il Gruppo Folk Naxos

Il Gruppo Folk Naxos con Pippo Baudo e Rita Levi Montalcini

FOTO: Nino Buda mentre viene premiato a San Giovanni Rotondo e, nelle altre immagini, da giovane e con i canterini del Gruppo Folk Naxos, fotografati anche insieme a Pippo Baudo e Rita Levi Montalcini 

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