Presso la sala convegni del campo di hockey su prato di Valverde, si è svolto il Convegno “La Sicilia e il tumore al seno; quanto rischiano le nostre donne”.
L’incontro è stato organizzato dall’associazione TerSicula di Valverde, presieduta da Rosario Filippo Tomarchio, e dall’associazione Sicilia Donna di Avola, presieduta da Graziella Montoneri. Relatori: il dott. Paolo Fontana, specialista in chirurgia generale, prevenzione e trattamento della patologia mammaria e la signora Nicoletta Zorzan, cordinatrice unità senologica.
Il convegno è stata partecipato da un gran numero di donne intervenute sia da Valverde che dai paesi limitrofi. Alla fine della dotta relazione dei due relatori, si è svolto un dibattito con scambio di opinioni ed esperienze di vita tra gli intervenuti. Il presidente di TerSicula Tomarchio introducendo i relatori, ha ringraziato i partecipanti in special modo le tante signore.
“Questo incontro – dice il dott. Fontana – serve per divulgare il messaggio, per fare presa sulla coscienza, per rafforzare l’impegno della società, per azzerare il contatore numerico che da anni continua inesorabile la sua salita. In Italia ogni anno si registrano circa 50.000 nuovi casi di tumore mammario, di cui circa 3.000 nella Regione Sicilia, che in questo contesto vanta di essere fanalino di coda rispetto al numero di nuovi casi delle altre regioni d’Italia. Però la mortalità, anche se in riduzione negli ultimi anni, resta superiore al Nord Italia avvicinandosi alla media nazionale”.
Su sbagli e la differenza Fontana dice “A nostro favore abbiamo ambiente e alimentazione, ma siamo poco efficaci nel diagnosticare un tumore in fase iniziale favorendo il non successo della cura. La parte più importante nelle strategie di prevenzione viene relegato alla donna, che oltre ad essere promotrice della sua stessa salute dovrebbe rafforzare l’idea di aggregazione, ottimizzare tutti i suoi percorsi di diagnosi e cura e fondersi in un unico coro femminile che gli permetta di ottenere risultati dove qualcosa per la sua salute ancora non esiste. Le donne di Sicilia hanno meno gravidanze e quasi tutte in giovane età. Lo stile di vita, lo stress e il fumo sono ingredienti che influiscono negativamente sugli ormoni delle nostre donne. La sopravvivenza di una donna cui è stato diagnosticato un tumore al seno, è legato all’inizio, cioè, quando si riesce a diagnosticare un tumore di piccole dimensioni, quindi facilmente curabile. La capacità di guarigione è legata all’intervento e alla fiducia che ripone la donna verso chi si dedica alla patologia. Tutti insieme, donna società scienza e politica devono prendere atto”.
Michele Milazzo