Alfio Cavallaro (foto a sinistra), noto a Trecastagni per il suo indiscutibile impegno naturalistico, all’indomani della seduta di Consiglio comunale sulla questione del parco comunale “Falcone-Borsellino”, sito a Piano Pucita e sulle posizioni espresse dall’assessore comunale Marilena Donzuso, è un vero e proprio fiume in piena: “Provo – dice Alfio Cavallaro – una leggera amarezza per il ritorno da parte dell’assessore Donzuso sull’ipotesi di un affidamento del parco attraverso un bando pubblico, soluzione che credevo superata dopo l’incontro avuto agli inizi dell’anno al Palazzo Comunale promosso dalla ex assessore Rosa Petralia. Presenti a quell’incontro per l’amministrazione il sindaco, lo stesso assessore, il presidente del Consiglio Concetto Russo, il segretario Generale dell’ente, il dirigente della Segreteria, il dirigente del settore LL.PP. e per la cittadinanza attiva il sottoscritto e un suo collaboratore. Dopo un breve ed intenso confronto, venne convenuto, anche per dare immediatezza di soluzione alla questione parco, di procedere all’eventuale assegnazione dell’area attraverso la procedura di “avviso pubblico”. Quindi presentazione proposta di gestione; presa d’atto da parte dell’ente, pubblicazione avviso pubblico per consentire la presentazione di altre proposte; valutazione da parte dell’ente e affidamento in concessione dell’area. E non, ribadisco, per “bando pubblico” perché a parer mio (parere supportato da 30 anni di esperienza professionale nella pubblica amministrazione), il bando pubblico per la sua “rigidità, tempi e metodi”, nel 99% dei casi, determina, nel medio lungo periodo, enormi danni all’ente, sotto il profilo economico, sociale e della stessa tutela del bene. Quindi, aprire su questo fronte, significherebbe avviare un futuro contenzioso. Comunque, se è questo che il sindaco on. Giovanni Barbagallo vuole, va bene così”.
Una breve replica dell’assessore Donzuso: “Riconosco il valore dei progetti di Cavallaro. Ma, il bando pubblico garantisce trasparenza. Quindi massima legalità. Ed è questo il modello amministrativo. Trasparenza e legalità”.
Orazio Vasta