Nella serata di ieri, personale del Commissariato Centrale unitamente ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, con l’ausilio di pattuglie della Polizia Locale e della Guardia di Finanza, ha effettuato, nell’ambito del piano d’azione denominato “Modello Trinacria”, un servizio di controllo straordinario del territorio nelle vie del centro storico, con particolare riferimento ai luoghi frequentati da giovani.
In particolare, i poliziotti hanno voluto “vederci chiaro” nell’attività di alcuni esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande in piazza Federico di Svevia, uno dei centri della movida catanese.
Con l’ausilio dei tecnici dell’ASP di Catania e Settore Annona della Polizia Locale, i poliziotti hanno controllato quattro esercizi di ristorazione e per tre di essi sono scattate sanzioni amministrative che, nel totale, hanno raggiunto i 7000 euro: “Il Chiosco” è stato sanzionato per irregolarità sanitarie, il ristorante “Il Borgo di Federico” per irregolarità edilizie riscontrate nella cucina e, infine, il ristorante il “Braciere” è stato contravvenzionato per occupazione abusiva di suolo pubblico.
Nei giorni scorsi anche sanzioni per il titolare della sala giochi Santafè di piazza Duca di Camastra, denunciato ai sensi del Codice penale per aver installato e reso funzionanti cinque “videopoker” di genere vietato, debitamente sequestrati, e altri cinque giochi, privi di nulla osta alla distribuzione e alla messa in esercizio, sono stati sequestrati a seguito della relativa contestazione ai sensi del Testo Unico delle Leggi di P.S.; contravvenzione per il “Marilyn Monroe” di via C. Vivante, il cui titolare è risultato sprovvisto delle prescritte autorizzazioni amministrative (la S.C.I.A. e la Dichiarazione d’Inizio Attività); sanzioni amministrative anche per il Bar Arena di piazza Iolanda che aveva occupato la sede stradale e il suolo pubblico; per il centro scommesse di via Monti che permetteva il gioco al videopoker on line con i computer ivi installati e contravvenzioni, infine, per l’esercizio pubblico denominato “Na Zà Natala” dove i poliziotti hanno sequestrato due apparecchi elettronici che configuravano slot machine e hanno contestato al titolare la violazione amministrativa per aver installato giochi sprovvisti di nulla osta alla distribuzione e alla messa in esercizio.