Tsunami Giarre, sette goal all’Acireale -
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Tsunami Giarre, sette goal all’Acireale

Tsunami Giarre, sette goal all’Acireale

23, 24, 7. Sono questi i numeri chiave di un memorabile pomeriggio che ha regalato al Giarre uno storico successo per 7-1 ai danni degli acesi: 23 sono gli anni trascorsi dall’ultima vittoria gialloblù sui granata, risalente all’epoca della C1 e per la precisione all’aprile del 1992;  24 sono le ore intercorse tra l’inizio dei festeggiamenti per il bicentenario della città e la conclusione della superlativa prestazione del club del patron Di Martino, mentre 7 sono per l’appunto le reti rifilate ad un Acireale frastornato e completamente in balìa di un irrefrenabile Giarre.

Ma al di là di questi numeri che sintetizzano la portata di un evento di carattere storico non solo per il Giarre ma anche per la sua città, il trionfo straripante sui granata racchiude un particolare valore simbolico. In questi anni la città di Giarre ha dovuto subìre un graduale ma inesorabile depotenziamento del suo ospedale, a vantaggio del presidio ospedaliero acese. Tutt’oggi le cronache locali parlano di un’imminente rifunzionalizzazione del pronto soccorso giarrese, che rischia di determinare il trasferimento degli infermieri e dei medici di prima emergenza presso l’ospedale di Acireale. Dunque è come se degli ipotetici “Dei” del calcio avessero restituito per un giorno alla città di Giarre ciò che Acireale le aveva tolto: la dignità e l’orgoglio.

La dignità di non sentirsi inferiore ad Acireale anche sul campo di gioco e l’orgoglio di sentirsi capace di esprimere dei valori superiori a quelli della città acese. Ed è così che si è materializzata una sorta di legge del contrappasso, che ha regalato alla squadra gialloblù ed alla città una piccola ma storica rivincita sulla località da sempre rivale: ovvero Acireale. L’unica nota stonata di questo sensazionale riscatto è però rappresentata dal perdurare dell’interdizione dell’accesso allo stadio.

Assistere a questo trionfo dal vivo, avrebbe permesso al pubblico giarrese di assaporare meglio il dolce gusto di un successo che meritava di essere contemplato dal primo all’ultimo minuto. Tuttavia, sia la giornata di ieri che quella di sabato hanno emanato una sentenza incontrovertibile:la storia ha trionfato sul degrado. Come la storia di Giarre ha trionfato sul degrado della città ricordandole di celebrare comunque la suggestiva ricorrenza del bicentenario, allo stesso modo la storia di Giarre, tendenzialmente benevola con la formazione gialloblù sul fronte dei derby casalinghi contro l’Acireale, ha regalato alla formazione gialloblù un successo epico, consentendole di vincere sebbene l’ammalorata struttura del “Regionale” fosse praticamente vuota.

Chiusa questa parentesi, Ecco la formazione schierata in campo da mister Carlo Breve (autentico trascinatore del suo collettivo) nella sfida contro l’Acireale: Scordino tra i pali, Villani terzino sinistro, Cordima e Mastronardi nel cuore della difesa, Di Mauro terzino destro, Patanè play-basso davanti la difesa, Napoli mezzo esterno sinistro, Patti mezzo esterno destro, Leotta attaccante esterno di sinistra, Aleo punta centrale e Tomassini attaccante offensivo di destra. Al 4-3-3 di Breve, l’allenatore dell’Acireale Ricca, ha risposto con un 4-2-3-1. Romano tra i pali, Amore, Sardo, Cocuzza e Maimone in difesa, la coppia Bonnici-Truglio piazzata davanti la retroguardia, Cantarella e Parachì esterni, e Nicolosi alle spalle di Godino. Gli acesi, orfani di Ricca, Raneri, Messina e Frittitta, hanno comunque, in virtù di una rosa ampia, schierato in campo titolari inamovibili come Maimone. Cocuzza, Bonnici, Truglio, Cantarella, Nicolosi e Godino.

Precisato ciò, il Giarre si è subito impadronito delle redini dell’incontro. Al 4’ minuto del primo tempo, è maturata la rete dell’1-0 gialloblù. Tomassini va in pressione sul difensore centrale Cocuzza sradicandogli il pallone. Lo stesso Tomassini, una volta impadronitosi della sfera, lascia partire da pochi passi una fucilata che piega i guantoni di Romano, trafiggendolo sul suo palo. L’Acireale sembra accusare il colpo ed  un Giarre implacabile ne approfitta raddoppiando. Una punizione liftata di Patanè imbecca Tomassini, il cui colpo di testa spedisce la sfera alle spalle di Romano. L’Acireale è tramortito ed il Giarre continua a pigiare sull’acceleratore. Patanè mette lo zampino nella costruzione dell’azione che determina il goal del 3-0. Tomassini tesaurizza il pallone fattogli recapitare ed inventa così una preziosa verticalizzazione per Aleo, all’altezza del fianco sinistro granata. L’attaccante gialloblù irrompe a tutta birra in area di rigore e con un violento tiro ad incrociare manda il pallone nell’angolino basso alla destra di Romano, gonfiando la rete all’11’ del primo tempo.

L’Acireale allora prova a scuotersi e lo fa con Godino ma la sua conclusione sotto porta si spegne sopra la traversa. Il Giarre allora capisce che occorre tornare a menare le danze per chiudere definitivamente il match e lo fa confezionando il poker. Su corner battuto dalla destra da Tomassini, Mastronardi dall’interno dell’area trova la coordinazione giusta per calciare di sinistro e scaraventare le palla in rete. Al 23’ del primo tempo dunque il Giarre si porta sul 4-0. I granata cedono così all’impeto dei gialloblù, i quali dilagano. Al 38’ del primo tempo arriva infatti la manita. Sugli sviluppi di una palla inattiva, matura la quinta rete gialloblù. Mastronardi pesca in area Tomassini, la cui sponda di testa dalla destra per Leotta si rivela preziosissima. L’esterno gialloblù con una sberla di collo scarica la palla in rete a breve distanza dalla porta, facendo passare la sfera tra palo e portiere. Poco dopo, mister Breve manda in campo Bileggi.

Nella ripresa, un Giarre non ancora appagato dilaga, siglando la sesta rete al 5’ del secondo tempo. Un cross al bacio di Villani, pesca in area Aleo, il cui piatto al volo di sinistro, manda la sfera sotto la traversa della porta difesa dal neonetrato portiere Linguaglossa. Intanto mister Breve getta nella mischia Monteforte e sostituisce Tomassini con Russo Alessio. Finita? Macchè! Al 26’ del secondo tempo Bileggi verticalizza per Aleo, il quale entra in area di rigore e con un pallonetto sigla non solo la sua tripletta personale ma anche il goal del 7-0! Dopo il 7-0, l’esterno Parachì ha una reazione inconsulta ed è così costretto ad andare negli spogliatoi per via del cartellino rosso rifilatogli.

L’Acireale comunque prova a segnare il goal della bandiera e vi riesce al 38’ del secondo tempo con Truglio che, ben imbeccato all’interno dell’area, scocca un tiro che si insacca in rete. Il triplice fischio sancisce il fragoroso tonfo dell’Acireale e lo straripante trionfo del Giarre.

Entusiasta mister Breve “La squadra ha preparato bene la gara. Sapevamo quanto la piazza tenesse a questo derby ed abbiamo trasmesso le giuste motivazioni ai ragazzi che oggi sono stati encomiabili”. Raggiante Alberto Tomassini, autore di una doppietta “I miei sacrifici qui a Giarre, stanno dando buoni frutti. Approfitto dell’occasione per esplicitare che dedico il  mio primo goal di questo derby, alla mia fidanzata Sara, mentre il secondo goal è dedicato al mio personal trainer Enzo. Una dedica speciale va anche al mio amico Federico”.

Felicissimo anche uno dei migliori in campo: Christian Mastronardi “Felice di aver vinto un derby nel derby. Lavoro a Giarre da un anno ma vivo ancora ad Acireale. Quando in occasione del ritorno della finale play-off d’Eccellenza contro i pugliesi dell’Ostuni, l’Acireale perdette in casa per 1-4, i tifosi dell’Acireale mi accusarono di aver aiutato la squadra pugliese, visto che io provengo proprio da quella terra. Tuttavia non è stato così. Ho sempre onorato tutte le maglie delle squadre in cui ho giocato. Pertanto oggi questo successo sull’Acireale, arricchito dal mio goal, ha rappresentato per me una rivincita su Acireale. Dedico il mio goal alla mia ragazza di nome Lory ed anche ai miei familiari”.

Gongolante il presidente Giovanni Di Martino “Oggi i ragazzi hanno risposto alla grande al mio appello, dimostrando grande attaccamento alla maglia e grande professionalità. Tuttavia non dobbiamo mollare in quanto mancano ancora due partite al termine del campionato”. Si ricorda che al momento il Giarre vanta tre punti di vantaggio sulla quint’ultima in classifica: ovvero il Città di Messina.

Umberto Trovato

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