La decisione è stata presa. Il sindaco Roberto Bonaccorsi firmerà nelle prossime ore la determina di incarico mettendo fine alle striscianti insinuazioni sul futuro della nuova area tecnica del Comune. A meno di clamorosi risvolti, in vista della nuova pianta organica che entrerà in vigore a partire dal primo aprile, a guidare la Terza Area Servizi Tecnici del Comune, nata dalla accorpamento della Terza e Quarta Area, sarà l’ing. Pina Leonardi.
L’architetto Nuccio Russo, invece, sembra destinato alla guida di un Servizio. Tecnicamente Russo sarebbe alle dipendenze della Leonardi. Questo almeno sembra essere lo scenario delinearsi. Una miscela esplosiva per l’Ufficio tecnico comunale in considerazione dei noti rapporti, non propriamente idilliaci, tra i due funzionari comunali.
L’ultimo avviso di garanzia a carico di Russo, per fatti avvenuti nel Comune di Mascali, deriva da una denuncia presentata dal marito della Leonardi.
Russo, dunque, resterebbe fuori dal “cerchio magico” del sindaco che rilancia, invece, la Leonardi. Una scelta non del tutto spontanea, quella del sindaco, che suona come un affronto. Perché sia ben chiaro, la Leonardi fino a qualche settimana fa era decisamente fuori gioco. Contratto di quartiere docet.
Dunque, una decisione in parte condizionata dal logoramento progressivo dei rapporti interpersonali tra il sindaco e l’architetto Russo.
Rapporti deteriorati al punto che i due ormai a stento si salutano nelle riunioni ufficiali, dopo un presunto burrascoso scontro verbale avvenuto nelle scorse settimane, in relazione alla volontà dell’amministrazione di richiedere un parere legale al nuovo organismo nazionale anti corruzione, presieduto da Raffaele Cantone, sulla posizione di Nuccio Russo, destinatario di avvisi di garanzia (Mascali) e imputato in un processo per peculato per la vicenda dei telefonini del Comune (il 21 maggio prossimo è in programma l’udienza).
Russo già da tempo ha capito che in un modo o nell’altro sarebbe stato tagliato fuori, tanto da scrivere un sms multiplo indirizzato a quasi tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, nel quale, il funzionario di Trecastagni, esprime il proprio rammarico per non essere stato sostenuto dalla politica consiliare. Peggio. Di essere stato scaricato in un momento cruciale delle sua carriera professionale.
Russo non nasconde, in quelle poche righe, la propria amarezza mista a sconforto per il silenzio assenso dei consiglieri.
Nel frattempo, a poche ore dalla determina di incarico del sindaco, secondo voci di corridoio, Russo starebbe addirittura cercando di allocarsi in qualche altro Comune, mantenendo lo status di dirigente, lasciando dopo quasi 25 anni il Comune di Giarre. Da mercoledì, intanto, allUfficio Tecnico, cambiano molti equilibri.
Già perché nella nuova ripartizione di uffici e servizi a rimanerci male non è solo l’architetto Russo ma anche qualche capo servizio che, in questo giro di valzer, perderebbe “potere”. Un ridimensionamento che farebbe guadagnare, invece, qualche gallone in più a dipendenti per anni rimasti in ombra e che ora , nell’era Bonaccorsi, hanno l’occasione per riscattarsi.