È di origine caucasica Pasqualino, il neonato che una ignota mamma, all’alba di sabato, ha depositato all’interno della teca della “culla per la vita” di via Umbria, in prossimità di un ingresso laterale della chiesa Gesù Lavoratore. Relativamente alle indagini i carabinieri non hanno individuato nella zona antistante il luogo del ritrovamento telecamere private di negozi o uffici che possano avere immortalato la donna nell’attimo in cui ha lasciato il piccolo nella nicchia della chiesa.
Il neonato, che si trova in un reparto del Policlinico di Catania, è in buone condizioni di salute e, come prevede la procedura giuridica in questi casi, è passato sotto la tutela del Tribunale dei Minori di Catania che procederà – in assoluta riservatezza – all’affidamento della creatura. A Giarre, intanto, si moltiplicano le iniziative di solidarietà in favore di Pasqualino, soprattutto sul web.
Mentre sono tantissime le persone che hanno telefonato in ospedale chiedendo informazioni sul piccolo. Tornando alle indagini, l’ignota mamma, sabato avrebbe atteso sino alle 4.17, prima di lasciare il suo piccolo nella culla per la vita, in quanto, fino a qualche ora prima – dice don Nino Russo – erano in corso nella chiesa Gesù Lavoratore i preparativi pasquali con l’allestimento delle scenografie sull’altare maggiore della chiesa.
Il parroco don Russo è stato sentito dai carabinieri al fine di arricchire il fascicolo aperto. Intanto il Centro di aiuto alla vita che gestisce la culla per la vita, ribadisce l’appello alla mamma di Pasqualino affinchè contatti l’associazione di volontariato per ricevere, in riservatezza, tutta la necessaria assistenza.