“Giarre non ha più bisogno di imbonitori”. Si capisce subito, sin dalle prime battute, che la conferenza stampa indetta questa mattina dall’opposizione altro non è che un’analisi a freddo di un fallimento cercato e non riconosciuto dal sindaco Roberto Bonaccorsi e che oggi, come uno struzzo – affonda i colpi Tania Spitaleri capo gruppo consiliare del Pd – nasconde la testa sotto la sabbia. Tutti concordano sulla opportunità di fare chiarezza sui numeri del buco e sulla necessità che il sindaco si assuma le proprie responsabilità evitando il poco edificante scaricabarile. Dario Li Mura, segretario del Pd giarrese afferma che “il sindaco ha l’obbligo di informare i cittadini. Una programmazione finanziaria di un Comune non si può fondare su dati falsati con grave pregiudizio sulla collettività”. Secondo Li Mura è troppo facile addebitare tutto ai dirigenti e proclamarsi il “Salvatore” della città solo a fasi alterne. Non ha dubbi Il consigliere Giannunzio Musumeci sul fatto che “a Giarre la politica è ormai deceduta. Il fallimento dell’amministrazione Bonaccorsi è sotto gli occhi di tutti.
Un sindaco che non si rende conto neppure che gli stessi dirigenti, ormai, non seguono la linea dell’amministrazione; al contrario, si evidenzia, invece, uno scollamento che mette a rischio il futuro della città. Credo che l’unica via di salvezza siano le dimissioni del sindaco: i cittadini non possono pagare colpe altrui”. Secondo Tania Spitaleri, quello in carica è un sindaco “reversibile: un politico tecnico tenutario delle principali deleghe; un sindaco che ha ormai perso il controllo della situazione e che non si rende conto anche del fallimento politico, a fronte di una maggioranza che si è ormai sciolta come neve al sole. Una maggioranza che dovrebbe riflettere su quell’esecutivo che non esercita le proprie funzioni; assessori figuranti che non hanno alcun potere decisionale. Quanto al baratro cui sta andando incontro la citta – precisa la Spitaleri – c’è qualcosa che, evidentemente sfugge alla politica oppure, peggio ancora, la politica è compiacente”.
Secondo Salvo Vitale, del direttivo del Pd “l’Amministrazione Bonaccorsi è in evidente stato confusionale, persino nella gestione degli accertamenti per comprendere le responsabilità di questo buco”. Vitale, poi si sofferma sull’incompatibilità del segretario comunale nella conduzione dell’indagine interna sull’origine del buco, essendo, tra l’altro, presidente del nucleo di valutazione. Poi un riferimento anche sulla nuova pianta organica appena varata e che Vitale definisce “clientelare, in quanto penalizza un gruppo e ne premia altri”. Vitale ribadisce l’esigenza di “conoscere lo stato dell’arte” e per questo invita in Consiglio a rendicontare l’unico organo deputato, ovvero il Collegio dei revisori dei conti.