Memorizzate la data. Da mercoledì 22 aprile il personale medico e infermieristico del “pseudo” Pronto Soccorso di Giarre sarà destinato altrove. Altrove ovvero, com’è naturale che sia, Acireale. Per la precisione, con una nota, il direttore generale dell’Asp 3, dott.ssa Ida Grossi, comunica che “il personale medico in atto operante nel P.S. di Giarre sarà assegnato alle proprie funzioni presso il P.O. di Acireale“, mentre il “personale infermieristico, previa individuazione da parte della Direzione Medica delle U.O. maggiormente carenti di tale figura nel P.O. di Acireale, vi sarà destinato sulla base delle opzioni che il personale eserciterà in ordine di anzianità di servizio in atto operante nel P.S. di Giarre sarà assegnato alle proprie funzioni presso il P.O. di Acireale”.
Il tutto è sancito da una delibera che tiene conto dell’oramai noto Decreto Assessoriale del 14 gennaio 2015 relativo alla relativo alla riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia, in cui è stata prevista la rifunzionalizzazione del Pronto Soccorso del P.O. di Giarre e che prende anche in considerazione e sposa in larga parte anche l’ipotesi di riorganizzazione prodotta dal sindaco di Giarre, in data 16 aprile scorso, a seguito di confronto con l’assemblea dei sindaci del Distretto socio-sanitario n.17. (in basso è possibile consultare e comparare sia la Delibera dell’Asp 3 che l’ipotesi di riorganizzazione della conferenza dei sindaci).
Quindi, dopo diversi anni di agonia, si spegne il Pronto Soccorso di Giarre, umiliato, sventrato, cannibalizzato, chiude. E con esso viene “calpestato” il diritto alla salute dei cittadini del comprensorio che l’ospedale di Giarre abbracciava.
A questo punto non ci resta che fare un augurio a tutti quei pezzi… ehmm “grossi” che negli anni hanno determinato le condizioni affinché si giungesse a questa condizione e a tutti quei giarresi, ripostesi, etc. che, nel tempo, piuttosto che affrontare la questione in virtù del ruolo occupato, per ragioni politiche, hanno preferito voltare lo sguardo altrove, facendo finta di nulla e rendendosi complici di questo scempio… L’augurio che rivolgiamo loro è quello di dover ricorrere alle cure di un Pronto soccorso adeguato (chiaramente quando sono in zona) così che possano sperimentare cosa vuol dire aver perso un Pronto soccorso, un Pronto soccorso adeguato, non certamente quello boccheggiante degli ultimi anni. Vergogna!