Personale della Polizia Ferroviaria di Catania, nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dei furti di rame, ha effettuato controlli presso alcuni esercizi di raccolta e smaltimento metalli.
Proprio in uno di questi, in via Della Concordia, sono stati rinvenuti oltre 2000 chilogrammi di cavi di rame, in parte bruciati per liberarli dal rivestimento isolante in gomma, per un valore complessivo superiore agli 8000 euro.
Il responsabile dell’attività, il catanese P.V., non ha saputo dare alcuna spiegazione in merito all’origine del rame, limitandosi a riferire d’averlo acquistato da venditori occasionali.
Peraltro, all’interno dell’azienda, i poliziotti non hanno rilevato la presenza di attrezzature idonee alla combustione dei cavi, a dimostrazione del fatto che il fuoco era stato utilizzato per rendere irriconoscibile il materiale.
Tale dissimulazione, però, non è andata completamente a buon fine: i poliziotti, infatti, hanno potuto accertare la provenienza di parte del metallo rinvenuto, attribuendone la proprietà all’ENEL e alle Ferrovie Italiane.
L’uomo, pertanto, è stato denunciato per ricettazione e il materiale è stato posto sotto sequestro a disposizione dell’Autorità giudiziaria.