Le indagini erano state avviate dai Carabinieri della Stazione di Francavilla in occasione di alcuni pesanti atti intimidatori posti in essere ai danni di società impegnate sul territorio con lavori di varia entità.
Da subito si è percepita la possibile esistenza di una sistema subdolo di richieste estorsive chissà quanto diffuso. Il modus operandi è molto semplice: i cantieri vengono fatti oggetto di reiterati danneggiamenti alle attrezzature ed ai mezzi di lavoro, in alcuni casi vengono utilizzate bottiglie contenenti liquido
Agli arrestati nella circostanza è stato contestato il reato di estorsione con riferimento esclusivo ad un solo episodio.
Ieri l’atto conclusivo dell’indagine con i malviventi che hanno incalzato un imprenditore per il versamento di una prima parte della richiesta estorsiva: 500 euro da consegnare in una busta a fronte dei 2.500 euro fissati come prezzo complessivo.
Una decina di Carabinieri però erano già sulle tracce degli estorsori e già dalla notte hanno avviato una imponente e discreta attività di attesa e pedinamento. Fin quando, in tarda mattinata, su una strada di Castiglione di Sicilia c’è stato l’affiancamento tra la vettura dell’imprenditore e quella dei malviventi. Le vetture si sono fermate e uno degli arrestati ha dato alcune indicazioni operative su come garantire il resto del pagamento e fornito altri “fraterni consigli”, poi c’è stata la consegna della busta. In quell’istante i Carabinieri sono intervenuti ed hanno bloccato l’estorsore e immediatamente dopo sono stati fermati anche i due complici.
Gli arrestati ora sono a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.