La manifestazione di rilievo regionale è stata anticipata al 1 maggio e quest’anno nemmeno è stata presentata, secondo tradizione, nel salone di rappresentanza del Municipio. A Giarre si sfideranno ancora una volta i migliori campioni del mezzofondo del momento in Sicilia e si giocheranno l’ambìto trofeo sulla distanza di mt. 1609,35, in circuito cittadino.
Da battere il tempo di 4’36”7 di Giovanni Arena, atleta della Virtus Acireale, conseguito nell’edizione dell’anno scorso. Il record tuttavia resta ancora quello di 4’33″, ottenuto nella prima edizione da Ludovico Cinardo.
A margine della notizia, ci sembra appena il caso di accennare che è un vero peccato, che almeno in occasione del bicentenario della nascita del Comune, l’amministrazione comunale non si sia sforzata di fare qualcosa in più per una manifestazione sportiva organizzata a prezzo di grandissimi sacrifici da parte del professore Salvo Bracci. Una manifestazione che si sta guadagnando sul campo la stima dei migliori atleti in Sicilia. Il miglio è una specialità sia maschile sia femminile dell’atletica leggera. È considerata una gara di mezzofondo e non fa parte del programma olimpico. Nonostante non sia una specialità olimpica, viene corsa frequentemente nel Regno Unito e negli Stati Uniti, e occasionalmente anche nei meeting internazionali di atletica leggera. La distanza corrisponde al miglio inglese (1 609,344 m). Dato che la pista di atletica è lunga 400 m, per coprire la distanza si devono fare 4 giri, partendo a 9,344 m dall’arrivo (in questo modo si fa un primo giro di 409,344 m e altri tre giri di 400 m, per un totale di un miglio). In effetti, poiché l’atletica moderna ha avuto origine in Inghilterra, quasi tutte le distanze classiche sono adattamenti di distanze espresse nel sistema anglosassone. A Giarre il “Miglio” acquista un fascino tutto particolare perché si svolge, tra i basalti, su un circuito cittadino appositamente studiato.
Mario Pafumi