La scrittrice esordiente, originaria del Comune etneo di Randazzo ma conosciuta anche a Giardini Naxos e Riposto, ha pubblicato, per i tipi di “Akkuaria”, un avvincente e significativo romanzo incentrato sull’importanza dei legami interpersonali
Non poteva che provenire da una “sicilianissima” donna etneo-naxiota un significativo e ben preciso messaggio sull’importanza dei legami interpersonali: la scrittrice Sabina Finocchio, nata nel Comune etneo di Randazzo per poi essere condotta dal suo “spirito ribelle” a Giardini Naxos ed a Riposto, lo ha lanciato nel suo romanzo d’esordio “Vortice di stelle”, edito per i tipi di “Akkuaria”.
In questa sua pregevolissima opera prima, la quarantenne autrice siciliana racconta la storia di una bellissima amicizia, mettendo al centro della narrazione l’imprevedibile corso della vita.
Le protagoniste Ilary e Giulia, infatti, non avrebbero mai immaginato che un incontro casuale potesse cambiare le rispettive sfere emotive.
Tra loro si instaura un quasi indissolubile legame, speciale e perfetto, fino a quando un bambino, apparso in sogno, riporta Ilary in Africa, dov’era stata con il padre negli anni dell’infanzia e dove, da laureata in Medicina, fa ritorno per aiutare il prossimo.
Ilary e Giulia, quindi, inevitabilmente si allontanano, con una separazione drammatica per entrambe, anche se non è la lontananza a far sì che un rapporto cambi (ma Giulia non è di questo avviso).
Intanto Ilary, sia pur dolorosamente, sceglie la sua strada, che la porta là dove i suoi sogni diventano realtà.
Sabina Finocchio tiene a sottolineare che tale suo debutto letterario «nasce da quanto ispiratomi da una personale esperienza che, attraverso quanto ho scritto con grande passione, vorrei si trasformasse in un messaggio di vita positivo».
L’interessante volume, presentato nelle settimane scorse presso la prestigiosa sede del Museo “Emilio Greco” di Catania nell’ambito della manifestazione “Viaggio tra le Vie dell’Arte”, è disponibile su “Ibs.it” e su gran parte delle librerie online.
Rodolfo Amodeo