Non hanno dubbi i legali degli inquilini di via Carducci. A sbloccare l’impasse relativo al via libera da parte del Ministero delle Infrastrutture sulla nomina del collaudatore statico, è stato l’on. Giuseppe Beretta. In una conferenza stampa è stato chiarito chi e cosa è stato determinante. Non certo il sindaco Bonaccorsi, che aveva già attaccato sulla propria giacca la medaglia: “se non fosse stato per me…”.
E invece, ancora una volta, è stata indirettamente l’opposizione a dare un forte impulso alla vicenda dei collaudi. I legali, ieri, unitamente al capogruppo del Pd, Tania Spitaleri, nel ringraziare il deputato nazionale del Pd, Giuseppe Berretta e il segretario regionale del Sunia-Cgil, Giusy Milazzo che, con la loro azione politica, hanno sbloccato l’impasse sulla nomina del collaudatore statico da parte del Ministero delle Infrastrutture, hanno ribadito la necessità di accelerare, ora, le procedure per l’esecuzione delle pratiche tecniche, propedeutiche alla consegna degli alloggi.
Peraltro, per i 46 nuclei familiari di via Carducci il 13 maggio prossimo, si profila lo sfratto esecutivo dagli alloggi temporanei di Fondachello. Il 13 maggio è infatti la data fissata per la prima udienza dello sfratto che il titolare della palazzina di Fondachello ha contestato all’impresa appaltatrice dei lavori. “Nel caso in cui non si dovessero completare le procedure per i collaudi entro la data del 13 maggio – affermano in coro gli avvocati Pulvirenti e Alessi – interverremo nel giudizio a tutela degli inquilini. Non possiamo tollerare, oltre il danno della ritardata consegna degli alloggi di Giarre, la beffa dello sfratto a Fondachello”.