“Non c’è due senza tre” è stata la conclusione della lucida ed approfondita relazione del prof. Sebastiano Russo alla presentazione del secondo libro di Vittorio Cravotta, dal titolo “Le due Isole”, che ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune di Sant’Alfio lo scorso 15 aprile.
Il libro raccoglie dei brevi racconti, ambientati tra le due Isole e cioè la Sicilia dove l’autore è nato ed ha vissuto fino all’età di 23 anni e la Sardegna, dove ha svolto nei successivi 50 anni la sua attività, prima come funzionario dello Stato e dopo come dottore commercialista, che tutt’ora esercita.
Ogni racconto del libro, che ne conta tredici, rappresenta un punto di osservazione molto acuto dei caratteri delle due isole, perfettamente integrabili, costituiti da personaggi caratteristici, suoni, odori e tradizioni. Una sorta di catasto magico di un mondo in parte scomparso ma mirabilmente riproposto, con dettagli non trascurabili per una eventuale ricostruzione filologica delle tradizioni popolari delle due Isole.
Tra i racconti, ognuno di essi carichi di significati propri, la “vendemmia” ed il “buecidio” sembrano quelli maggiormente legati ai ricordi siciliani dell’autore, che per inciso ha vissuto l’infanzia e la fanciullezza a Sant’Alfio, dove il padre è stato comandante della Caserma dei Carabinieri fino ai primi anni ’50.
In ambedue i racconti e forse anche in qualche altro del libro, sembra di rivivere uno spaccato di vita della Sicilia contadina degli anni 50, fatta di ruralità, di ciurme di vendemmiatori, di odori di peperoni arrostiti, di luoghi e pratiche ormai dimenticate, come la macellazione del bue, la precisione chirurgica della coltellata che recide la giugulare all’animale e “le persone che allungano le mani per porgere pentole e borracce da riempire di sangue per farne il sanguinaccio”.
L’autore, che è stato presente all’incontro letterario, ha ringraziato gli organizzatori e l’intera comunità santalfiese, ripromettendosi di approntare le idee per un nuovo libro che prosegua il percorso intrapreso con i precedenti sforzi letterari.
Leonardo Patti