Giarre, emergenza furti cavi elettrici. Numerosi quartieri al buio -
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Giarre, emergenza furti cavi elettrici. Numerosi quartieri al buio

Giarre, emergenza furti cavi elettrici. Numerosi quartieri al buio

I continui furti di cavi elettrici della pubblica illuminazione stanno provocando pesanti disagi alla cittadinanza. Interi quartieri al buio, in periferia come nelle zone residenziali.  Chilometri di cavi tranciati nottetempo dai soliti “cercatori dell’oro rosso” che stanno lasciando senza illuminazione diverse aree urbanistiche, con grave pregiudizio sulla sicurezza dei cittadini esposi a pericoli di ogni tipo durante le ore serali o notturno.

Nelle ultime settimane si contano numerosi distacchi della pubblica illuminazione originati, per l’appunto, da furti di cavi sfilato nottetempo dai tombini.  Nell’area residenziale del quartiere “Pigno”, sul prolungamento di corso Lombardia (nella foto sopra), da alcuni giorni numerosi corpi illuminanti sono spenti e le squadre di manutenzione incaricate dal Comune hanno accertato la manomissione degli impianti. Cavi tranciati che, nel caso specifico, non sono stati asportati ma che hanno inevitabilmente provocato la sospensione della fornitura elettrica fino a quando non sono stati riallacciati.

Non è andata cosi, invece, in altri quartieri dove i furti di rame, tutti regolarmente denunciati ai carabinieri, sono stati invece messi a segno, purtroppo. A Trepunti, nella zona di via Montale e Lampedusa, interi quartieri sono al buio da diversi giorni dopo che ignoti ladri, nottetempo, hanno tranciato e portato via 3.600 mt di cavi elettrici. Analogo il copione in via Mattarella e via Pio La Torre, a ridosso dell’area mercatale,  per il furto di altri 1600 mt di cavo ad opera di ignoti ladri. Ladri di rame in azione, infine, anche nella zona di S.Maria la Strada, a ridosso degli alloggi popolari che si affacciano sulla via Ruggero I. Nei mesi scorsi altre zone della città erano state colpite: corso Messina e la via Teocrito (ex via Cecchina).

Dal Comune fanno sapere che sono in corso gli accertamenti per quantificare le spese per manutenzionare gli impianti danneggiati a macchia di leopardo sul territorio comunale. Denaro pubblico sottratto ai bisogni della collettività per fare fronte a quella che sta diventando una vera e propria emergenza con pesanti disagi per i cittadini.

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