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Malvagna: il “ritorno” di Federico Raneri

Malvagna: il “ritorno” di Federico Raneri

Lo “storico” ex sindaco si rimette in gioco alle imminenti elezioni amministrative come candidato a primo cittadino della lista “Uniti per la Pace”. Il suo principale obiettivo è quello di instaurare in paese quel clima di serenità ed armonia sociale che da tempo sarebbe venuto meno. «Auspico – dichiara – una campagna elettorale all’insegna della sportività e del rispetto dell’avversario. Tre liste in competizione? Un “impazzimento della politica”»

Concludiamo il nostro “viaggio” tra i candidati a sindaco del Comune di Malvagna alle elezioni amministrative del 31 maggio ed 1 giugno prossimi occupandoci del “vecchio leone” della politica locale Federico Raneri, insegnante di Educazione Fisica in pensione, il quale ha più volte retto le sorti del piccolo centro dell’Alcantara complessivamente per circa un ventennio, a partire dal “lontano” 1982.

A differenza dei suoi avversari Dario Bertuccio e Giuseppe Cunsolo, che già da diverse settimane hanno ufficializzato le rispettive candidature, Raneri ha atteso l’ultimazione di tutte le procedure di deposito della sua lista “Uniti per la Pace” e del relativo programma prima di incontrare i mass media.

Lui è uno di quelli che la politica ce l’ha nel sangue, non certamente per fare carriera ascendendo i vari gradini del “cursus honorum” tra i palazzi palermitani e quelli romani, bensì per spendersi in favore della “sua” Malvagna, che gli ha dato i natali il 4 aprile del 1940.

«E’ da ben otto mesi – rivela Federico Raneri – che lavoriamo a questo progetto politico-amministrativo, e posso giurare che m’interessava solo farne parte attiva, mentre per la candidatura a sindaco avrei visto bene un volto nuovo e possibilmente giovane. Alla fine, però, i tanti amici di questo nostro affiatatissimo gruppo, ed in particolar modo i più giovani, hanno voluto che fossi io il candidato a primo cittadino ritenendomi, per usare le loro stesse parole, “una guida sicura” alla luce della mia esperienza e della mia profonda conoscenza dei malvagnesi e delle loro esigenze ed aspirazioni. Dall’alto delle mie settantacinque primavere, mi ritrovo dunque ad essere il più anziano in una lista la cui media d’età è di trentotto anni, essendo formata prevalentemente da giovani».

Federico Raneri ci tiene, inoltre, a soffermarsi sulla non casuale denominazione data alla lista da lui guidata e che lo vede anche in veste di semplice candidato al Consiglio Comunale. «La nostra aggregazione – sottolinea il coriaceo politico malvagnese – ha voluto chiamarsi “Uniti per la Pace” proprio perché riteniamo che, in questo particolare momento, la nostra comunità debba ritrovare quella serenità e quell’armonia sociale che negli ultimi tempi, purtroppo, sono venute meno, come si evince anche e soprattutto da alcuni spiacevolissimi episodi verificatisi in questo periodo pre-elettorale. Personalmente, non mi riconosco in “questa” Malvagna, che vorrei tanto ritornasse a quei valori umani ed a quel vivere civile che un tempo la caratterizzavano: forse è stato principalmente proprio questo desiderio a spingermi ad impegnarmi nuovamente in prima persona per il mio amato paese. In caso di successo elettorale, dunque, lungi da me accarezzare stupidi e meschini propositi di “vendetta”: il Comune dovrà essere la “casa di tutti”, ed in primo luogo dei giovani disoccupati, degli anziani e di chiunque versi, per un motivo o per l’altro, in situazioni di disagio. E vorrei tanto che, in questa campagna elettorale che ci attende, tra noi avversari si instaurasse una competizione all’insegna della “sportività”, magari dandoci un’amichevole pacca sulla spalla quando scendiamo dal palco dei comizi dopo esserci democraticamente confrontati su idee e contenuti, anche in maniera serrata, ma senza mai trascendere in offese ed attacchi personali».

Per quanto concerne il programma da proporre all’elettorato malvagnese, l’aspirante sindaco Raneri e la sua lista “Uniti per la Pace” puntano essenzialmente su ambiente, turismo e sviluppo economico. «Malvagna – dichiara al riguardo Federico Raneri – ha tante risorse naturalistiche e potenzialmente turistiche, ma quelle che scarseggiano, così come in tutti gli altri Comuni, sono purtroppo le risorse finanziarie. L’unico modo per procurarci queste ultime ed impiegarle ai fini del benessere della nostra comunità, è attingere il più possibile ai finanziamenti europei, che spesso gli enti locali siciliani ci facciamo scioccamente sfuggire. Fondamentale sarà, inoltre, una stretta sinergia con l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara e con il Gal “Terre dell’Etna dell’Alcantara”, dei quali il nostro Comune fa parte e, come tale, ha tutti i titoli per poter beneficiare degli interventi infrastrutturali e delle iniziative socioeconomiche varie previsti nelle programmazioni dei due organismi comprensoriali di sviluppo e tutela ambientale».

Anche il “grande vecchio” della politica malvagnese ritiene, infine, eccessive tre liste elettorali in competizione in un paesino di poco più di seicento votanti. «Alla base di quello che considero un impazzimento della politica” – commenta in merito Federico Raneri – c’è sempre il solito discorso dell’accesa conflittualità che, da qualche tempo a questa parte, ha pervaso la nostra popolazione: antagonismi e ripicche personali hanno, in pratica, portato a questa dispersione-frammentazione elettorale, quando invece sarebbe bastato un più netto e lineare confronto tra due sole liste. Francamente – conclude il “vecchio leone” togliendosi qualche… sassolino dalla scarpa – ho provato un po’ di dispiacere misto a delusione nel vedere malvagnesi a me vicini da una vita confluire nelle altre due liste avversarie o, addirittura, prodigarsi in prima persona per metterle su. In ogni caso, coerentemente con quella “sportività” che prima ho auspicato, il loro impegno politico, che mi auguro sia spassionatamente indirizzato in favore della nostra Malvagna, va comunque rispettato».

Rodolfo Amodeo

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