Sette uomini sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri della Compagnia di Fontanarossa, con l’ausilio delle unità cinofile del Nucleo di Nicolosi. Gli arrestati sono: Luca Pappalardo, 28enne, già sottoposto agli arresti domiciliari, Francesco Caserta, 47enne, Carmelo Cadiri, 24enne, Marco Gangi 31enne, Carmelo Russo, 21enne, e altri due incensurati un 18enne e una 20enne, denunciando altresì un minore di 16 anni, per detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti.
Ieri sera, i militari, a conclusione di preminente attività info-investigativa, nel cuore del quartiere Librino, hanno potuto osservare come al civico 7 di viale Grimaldi il gruppo criminale, sfruttando un meccanismo ben congegnato, vendeva droga ai clienti di turno.
Ognuno degli spacciatori aveva un compito ben specifico: uno si trovava in strada intento ad agganciare i clienti, cedere loro le dosi richieste e infine ricevere il corrispettivo in denaro, due erano di “vedetta” sull’ampio terrazzo condominiale posto all’ultimo piano, uno dallo stesso terrazzo comunicava a gesti con lo spacciatore in strada per poi letteralmente lanciare verso il basso le dosi di droga zavorrandole con frammenti di gesso e, di tanto in tanto, calava ed issava un secchio legato ad una corda di circa 30 metri fino a terra per permettere allo spacciatore di riporvi il denaro provento dello spaccio, uno si occupava, a dosi quasi esaurite, di rifornire il “lanciatore”, tre all’interno dell’abitazione con compiti di confezionamento e deposito/gestione incasso.
I fermati, bloccati e sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, anche attraverso l’infallibile “fiuto” del pastore tedesco “Roy”, sono stati trovati in possesso di oltre 2 chili di marijuana e di 1.150 euro in contanti, incassati dalla vendita della droga, 2 bilancini di precisione, il secchio con la corda, adoperato per raccogliere il denaro, nonché vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente tra cui il martello con cui i pezzi di gesso venivano frantumati e successivamente utilizzati per zavorrare le dosi di droga.
La droga sequestrata, pronta per essere immessa nel mercato al dettaglio, avrebbe fruttato un incasso stimato intorno ai 20mila euro. Gli arrestati, esclusa la donna relegata ai “domiciliari”, sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza.