ESCLUSIVA VIDEO: IL FILM DEL DELITTO DEL PADRE GELOSO
A San Giovanni Montebello, in via Etna, all’altezza del civico 62, omicidio a sfondo passionale. La vittima, Luciano Vincenzo Patané (nella foto a destra), 48 anni, di San Giovanni Montebello (residente in via Meda), idraulico è stato freddato con 5 colpi di pistola calibro 6,35 – foto a sinistra – (tutti i bossoli sono stati recuperati dai carabinieri). A ucciderlo, da breve distanza, è stato Isidoro Garozzo, 64 anni, padre di una donna di circa 40 anni che pare avesse una relazione extraconiugale con la vittima. L’uomo, pensionato, aveva un regolare porto d’armi e lavorava come mezzadro (in passato era stato infermiere) in una villa privata davanti alla quale si è consumato il delitto.
I carabinieri intervenuti sul posto, attorno alle 11, sulla scorta di una segnalazione al 112, hanno trovato la vittima riversa in una pozza di sangue, vicino la sua auto, una Bmw, ma ancora viva. Il ferito all’arrivo dei Cc era ancora cosciente; i militari hanno sollecitato l’arrivo di un’ambulanza, raccogliendo, contemporaneamente, la testimonianza dell’uomo e di altre persone presenti ed eseguendo i primi rilievi. Si identificava così con certezza l’autore del crimine, Isidoro Garozzo che i militari raggiungevano presso l’abitazione, a non molta distanza dal luogo della sparatoria, in via Etna a San Giovanni Montebello. Lo stesso veniva trovato ancora armato e in stato di agitazione; vistosi assediato dai militari l’uomo non opponeva resistenza e consegnava l’arma, una pistola Beretta 6,35, regolarmente detenuta, utilizzata poco prima per colpire il 48enne.
Subito sono parsi chiari i motivi del gesto, riconducibili ad una relazione extra coniugale intrattenuta tra la vittima e la figlia dell’arrestato. Ma nonostante da circa un anno la relazione era stata interrotta dalla donna, la vittima non si era arresa e questa mattina si era recata a casa dell’ex, a bordo della propria Bmw 525, per tentare di convincerla a riallacciare la storia.
Nella circostanza avrebbe avuto un diverbio con il padre della donna che si è presentato all’improvviso. Il pensionato è rientrato in casa, ha preso l’arma e scendendo in strada ha sparato all’uomo ferendolo mortalmente. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 4 fucili da caccia e una pistola beretta, anch’esse regolarmente detenute.
L’arrestato, condotto presso il comando Compagnia dei carabinieri di Giarre, è stato sottoposto all’esame dello “STUB” sugli indumenti e sulle mani: è attualmente custodito in camera di sicurezza, in attesa di essere trasferito in carcere a Catania. Tornando al delitto, come detto, il ferito, allertato il 118, è stato quindi trasportato sino al campo di atletica di Giarre e da li, in elisoccoroso, presso l’Ospedale Cannizzaro dove è deceduto dopo circa due ore. Nella foto esclusiva uno dei cinque bossoli calibro 6.35 repertati dai carabinieri della scientifica.
FOTORACCONTO DI UN DELITTO D’ONORE