Il Consiglio Comunale ed il sindaco di Giarre provano a difendere strenuamente il Presidio Ospedaliero San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro in ogni modo possibile.
Ieri, infatti, il civico consesso giarrese ha votato una mozione che contiene pesanti accuse nei confronti dei vertici dell’Asp 3 di Catania ed impegni concreti a carico del primo cittadino giarrese, che ha chiaramente annunciato di voler mettere in atto celermente tutte le disposizioni contenute nel documento, redatto dalla commissione d’indagine per l’ospedale di Giarre, presieduta da Tania Spitaleri, e condivisa dai consiglieri comunali.
La mozione ha dato corpo agli annunci dei giorni scorsi e, di certo non usando il fioretto, ha impegnato il sindaco Bonaccorsi a: diffidare l’Asp 3 CT dallo spostamento di qualsivoglia servizio, risorsa umana e strumentale operativi alla data del 27 aprile 2015 presso il P.O. di Giarre; procedere a redigere formale esposto-denuncia presso le Autorità competenti nei confronti dei vertici dell’Asp 3 CT per accertare l’eventuale sussistenza di una “interruzione di pubblico servizio”; procedere alla richiesta di immediata revoca delibera n. 664 del 20/04/2015 poiché non rispondente a quanto concordato con l’assemblea dei sindaci del Distretto socio sanitario n. 17 ed in quanto foriera di altissimo rischio per la salute pubblica; promuovere ogni azione che conduca i vertici aziendali dell’Asp 3 CT ad elaborare diversa ed esaustiva nuova delibera che sia aderente a quanto già più volte partecipato all’azienda da parte del territorio.
Intanto, si apprende che il primo cittadino e la commissione ospedale stanno procedendo alla redazione dell’esposto senza alcun indugio. Dalle parole ai fatti. Questo è ciò che sta avvenendo e che i cittadini si aspettavano e si aspettano dalla politica locale. La mozione sarà inviata ai presidenti del Consiglio degli altri Comuni del Distretto socio-sanitario n.17, affinché possa essere condivisa.
A seguito dell’approvazione del documento, Tania Spitaleri, presidente della Commissione Ospedale di Giarre dichiara: “L’approvazione di questa mozione è un ulteriore tassello nella battaglia comune condotta dalle istituzioni e dalle associazioni locali a difesa del diritto alla salute di un intero territorio, fortemente leso da scelte incomprensibili e pericolose che i vertici dell’Asp stanno perpetrando nei confronti del P.O. di Giarre. Il sindaco e il Consiglio comunale rivendicano il rispetto della dignità dei cittadini di dieci Comuni ad un’offerta sanitaria adeguata e, soprattutto, ad una necessaria e sufficiente risposta da parte dell’azienda alle emergenze-urgenze, che riteniamo improcrastinabile. Gli impegni contenuti nella mozione votata dal Consiglio comunale di Giarre, tra i quali l’esposto alle autorità competenti contro i vertici dell’Asp per l’interruzione di pubblico servizio causata dalla chiusura del Pronto Soccorso e dalla non contestuale attivazione di servizi adeguati a rispondere alle emergenze, così come la richiesta di revoca della delibera dell’Asp, ritenuta non in linea con quanto concordato con l’assemblea dei sindaci e portatrice di altissimo rischio sanitario per i cittadini, hanno il senso di mettere in campo azioni forti e concrete da parte di una politica locale che non intende sottostare a scelte scellerate e che non vuole abbassare la guardia nella tutela della salute pubblica di un’intera comunità”.
A questa iniziativa si aggiungeranno a breve quelle della Rete delle associazioni che immaginiamo saranno dello stesso tenore. E, nel frattempo, pare che si stiano pianificando in sinergia alcune decise proteste. Chissà che qualcuno che pensava di poter gestire tranquillamente questa situazione non debba ricredersi e correre ai ripari o preferibilmente scappare altrove. Chissà. Vale la pena tentare, vale la pena lottare, ne va del nostro diritto alla salute. Coraggio!
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