La squadra, allenata dal coach Brunetto, è l’unica formazione meridionale approdata al torneo conclusivo di Padova, dove tra pochi giorni lotterà per la conquista dell’ambitissimo titolo di Campione d’Italia
Dopo quindici anni, la squadra di hockey su prato “under 14” del Gruppo Sportivo “Maria SS. Raccomandata” di Giardini Naxos torna a disputare una finale nazionale. L’atteso appuntamento è per i giorni 22, 23 e 24 maggio prossimi, quando a Padova confluiranno sedici squadre (otto per la categoria maschile ed altrettante per quella femminile) che si contenderanno l’ambitissimo titolo di Campione d’Italia. E l’unica formazione del Sud Italia, reduce da un meritato primo posto nell’Area 5, è proprio quella naxiota, che schiererà in campo Alessandro Di Stefano, Francesco Bandieramonte, Gabriel Petrera, Oreste Brunetto, Andrea Caruso, Nicolo’ Caltabiano, Emanuele Barbera, Simone Pappalardo, Diego Marcantonio ed Alessandro Leone.
La Raccomandata di Giardini Naxos si è qualificata vincendo tutte le partite sin qui disputate nel girone a quattro contro Pol. Acli Acireale, HCU Catania e Pol. Valverde, per poi approdare alla finale del 30 aprile scorso contro la Don Bosco Barcellona (vincitrice del girone B), sulla quale ha trionfato con il punteggio di 7 a 0.
Alle imminenti finali padovane, gli “under 14” giardinesi dovranno mettercela tutta in quanto nel girone A, nel quale sono stati inseriti, si troveranno di fronte eccellenti realtà del panorama hockeistico giovanile nazionale, tra cui la Hockey Valchisone (TO), la Lazio Hockey Giovani e la UHC Adige.
Il coach Massimo Brunetto, dal canto suo, assicura che «la squadra sarà concentrata ed impegnata “al top”. Purtroppo c’è da dire che, per una questione di composizione dei gironi (a mio avviso da rivedere), la Raccomandata ha giocato poco. E’ comunque già motivo di grande orgoglio l’essere meritatamente arrivati a questo importante traguardo; ed, in ogni caso, sarà per i nostri ragazzi una bellissima esperienza, che per molti di loro potrebbe ripetersi il prossimo anno».
Rodolfo Amodeo