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Caro bollette a Gaggi: la “ricetta” di Pagano

Caro bollette a Gaggi: la “ricetta” di Pagano

Facendosi interprete dei malumori dei suoi concittadini di fronte all’eccessivo aumento delle tariffe dei consumi idrici, lo “storico” ex sindaco ha invocato l’intervento alle autorità regionali e comunali affinché risolvano il problema “congelando” le bollette inviate e provvedendo, nel frattempo, ad ammodernare una volta per tutte la fatiscente rete di distribuzione del prezioso liquido, divenuta costosa da gestire a causa delle ingenti perdite e degli interventi di riparazione di cui continuamente necessita

Sullo spropositato aumento delle bollette dei consumi idrici lamentato dai residenti nel Comune di Gaggi e del quale hanno chiesto conto e ragione, attraverso un’apposita richiesta d’atti, i consiglieri del gruppo d’opposizione-movimento “Nuova Gaggi Unita”, interviene anche Salvatore Pagano, “storico” ex sindaco della cittadina alle porte della Valle dell’Alcantara. Quest’ultimo, nelle appena trascorse ore, ha inviato al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, a quello della Società “SiciliAcque S.P.A.”, Antonio Tito, ed al primo cittadino gaggese, Franco Tadduni, un esaustivo documento mirato a bloccare l’impopolare riscossione fino a quando non si porrà una volta per tutte fine a quella che ne sarebbe la causa, ossia una rete idrica “colabrodo” che comporta sprechi d’acqua ed ingenti esborsi di denaro, da parte delle casse comunali, per poter predisporre i conseguenti interventi di riparazione.

«A Gaggi – ha spiegato in sintesi Salvatore Pagano alle autorità cui si appellato – dal 1° gennaio 2013 il servizio di distribuzione dell’acqua potabile è stato assunto direttamente dal Comune a seguito della revoca della convenzione, risalente al 1965, con l’Ente Acquedotti Siciliani (E.A.S.). Ma per pareggiare i costi della nuova gestione “in house”, l’attuale Amministrazione Comunale, con riferimento all’anno 2014, si è vista costretta, con la delibera n. 63 del 16 luglio scorso, ad aumentare considerevolmente (fino a quasi il 300%) le tariffe poste a carico degli utenti. Il servizio di distribuzione alla comunità locale dell’acqua potabile copre, infatti, appena un terzo della relativa spesa, sulla quale incidono prevalentemente quanto dovuto alla Società “SiciliAcque”, subentrata all’E.A.S., per l’adduzione dell’acqua ai serbatoi di accumulo, nonché i continui lavori di riparazione di cui la rete idrica necessita, visto che le prima citate precedenti società di gestione, nonostante le notevolissime somme incamerate dai cittadini gaggesi in quasi mezzo secolo, non hanno posto in essere alcun intervento per mantenere in condizioni di efficienza l’impianto in questione, malgrado fosse un loro obbligo. Adesso, dunque, ci si ritrova con una perdita di ben due terzi dell’acqua potabile addotta da “SiciliAcque” nella rete cittadina, il cui inutile ed esoso costo viene posto a carico degli utenti i quali, per ottenere il risarcimento dei relativi danni, reclamano la proposizione davanti al giudice competente di una “class action” nei confronti dell’E.A.S. in liquidazione, della subentrante “SiciliAcque” e della Regione Siciliana, in quanto detentrice del 25% della quota societaria di “SiciliAcque”».

L’ex sindaco Pagano ha quindi avanzato tre ben precise proposte per affrontare e risolvere il delicato problema, consistenti «nella nomina, da parte del presidente della Regione Siciliana, di una commissione tecnica che verifichi lo stato di manutenzione e conservazione della rete idrica esterna ed interna del Comune di Gaggi al fine di destinare un apposito finanziamento pubblico al suo definitivo riammodernamento; nella rinegoziazione del costo per mc dell’acqua addotta ai serbatoi comunali, riducendolo fino all’avvenuto rinnovo della rete idrica cittadina e con effetto dal 1° gennaio 2013, a 0,23 centesimi di euro al mc (onde pareggiare i costi tra la quantità di acqua erogata e quella effettivamente consumata); nella sospensione del pagamento, da parte del sindaco di Gaggi, del pagamento delle fatture (la cui prima scadenza è l’imminente 30 maggio) in attesa delle determinazioni che saranno assunte dal presidente della Regione e dalla Società “SiciliAcque”».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: l’ex primo cittadino di Gaggi Salvatore Pagano e le tre autorità cui si è rivolto, ossia (dall’alto) il governatore Crocetta, il presidente di “SiciliAcque” Antonio Tito ed il sindaco Franco Tadduni

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