Domenica prossima, 24 maggio, alle ore 10:30 nel piazzale antistante il rifugio alpino “Salvatore Citelli” (Etna – Sant’Alfio) la sezione dell’Etna di Catania del Club Alpino Italiano organizza la manifestazione “Salvatore Citelli, scienziato, patriota ed appassionato di montagna”. L’iniziativa rientra nel programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale.
Il programma della manifestazione sarà così articolato: alle ore 10:30 arrivo degli ospiti e illustrazione dei luoghi; alle ore 11:30 l’alzabandiera e saluto delle autorità; alle ore 12:00 presentazione della figura del professore Salvatore Citelli; alle ore 12:15 scopertura lapide commemorativa; alle ore 12:30 consegna delle borse di studio a 4 studenti delle Scuole di Sant’Alfio e Regalbuto; ore 13:15 aperitivo di commiato.
Breve biografia di Salvatore Citelli – Salvatore Citelli nasce a Regalbuto (Enna). Affascinato dalla scienza medica e dall’otorinolaringoiatria in particolare, la studiò presso l’università di Napoli, dove ebbe modo di seguire gli insegnamenti di otorinolaringoiatri già famosi, quali V. Cozzolino e F. Massei, laureandosi nel 1900 con il massimo dei voti discutendo una tesi dal titolo “Studio sulla struttura della mucosa laringea nell’uomo”. Si specializzò e perfezionò presso le università di Torino, Berlino, Monaco di Baviera e Halle. Stabilitosi a Catania, proseguì le proprie ricerche di carattere biologico e anatomopatologico che, in mancanza di una clinica otorinolaringoiatrica, era costretto a svolgere in altri istituti di quella università. Nel 1913 fu classificato primo con voto unanime nel concorso per la cattedra di clinica otorinolaringoiatrica di Catania e, dopo aver superato ostacoli e opposizioni, fu nominato professore titolare: in quest’università egli rimase per tutta la vita, e per molti anni fu anche preside della facoltà di medicina. Volontario nella prima guerra mondiale nei reparti della 3ª armata, al Maggiore Medico Citelli fu affidata la consulenza otorinolaringoiatrica e la direzione dei reparti chirurgici della specialità presso l’università castrense di San Giorgio di Nogaro. La sua produzione scientifica interessò tutti i settori dell’otorinolaringoiatria. Dopo la scomparsa del Gradenigo (1925), divenne la personalità otorinolaringoiatrica italiana più eminente in campo internazionale.
Gli unici svaghi con i quali interrompeva la sua attività erano i viaggi e le escursioni in montagna. Tra le sue mete preferite l’Etna dove fece costruire il rifugio che oggi ci ospita e che donò al Club Alpino Italiano del quale si onorava di essere socio e che alla sua morte, la Sezione, a lui intitolò. Morì a Catania, all’età di 72 anni, il 13 giugno 1947.