Sant’Alfio, suggestiva chiusura dei venerdì letterari -
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Sant’Alfio, suggestiva chiusura dei venerdì letterari

Sant’Alfio, suggestiva chiusura dei venerdì letterari

Riscoprire il rapporto con la madre terra, per ritemprare il proprio spirito identitario spesso fiaccato da potentati consapevoli che il potere lo si costruisce controllando il popolo e condannandolo allo status di suddito. Potrebbe essere questa la chiave di lettura dei messaggi veicolati dai contenuti delle poesie composte dal giornalista Mario Pafumi.

“Le radici dell’anima… e dintorni”, opera illustrata dallo stesso autore nella suggestiva cornice della “Sala Livatino” del municipio di Sant’Alfio, suona infatti come un inno a sviscerare il proprio senso di appartenenza alla terra che ha generato il suo popolo. Dalla lirica plasmata dal professore Mario Pafumi, è infatti emerso quanto un vibrante coinvolgimento emotivo nell’interazione con l’ambiente circostante, possa alimentare nell’animo virtù suggerite dalla natura stessa in cui l’autore è immerso. Pertanto la generosità della nostra terra e la varietà dei suoi paesaggi paradossalmente omogenei nella loro natura eterogenea, sembra ricordare a Pafumi come l’anima, affondando le radici in questa grandezza, possa quasi specchiarsi scoprendo la sua sconfinata dimensione. L’anima del giornalista-poeta trae dunque linfa dai luoghi in cui tutt’ora vive, riconoscendo alla natura un’identità superiore a quella di semplice musa ispiratrice. Gli scenari che si sviluppano attorno al poderoso vulcano Etna e che con esso si intrecciano armoniosamente, instillano in Pafumi una irresistibile vocazione alla laboriosità ma anche alla rivendicazione della propria appartenenza ad un microcosmo spesso dissacrato dagli individualismi di poteri che si nutrono di ogni singola anima per assoggettarla e spogliarla della sua vitalità.

Una pletora di autorevoli personaggi composta dalla professoressa Marinella Fiume, dall’assessore alla pubblica istruzione Laura Leonardi, dal presidente del Consiglio comunale Renato Finocchiaro e dal sindaco Giuseppe Nicotra, ha arricchito un evento la cui eco è stata anche potenziata dal contributo artistico offerto dal cantastorie Luigi Di Pino e dal chitarrista Piero Romano, il quale ha musicato sia la poesia “Autunno”, composta da Mario Pafumi, che il componimento poetico “Primavera”, realizzato dalla professoressa Marinella Fiume. Si chiude così l’intrigante sequela di incontri letterari durante i quali gli spettatori hanno compreso che viaggiare nella poesia significa esplorare i meandri della propria anima e conoscerne i percorsi modellati dalla dimensione esperienziale.

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