Esattamente un secolo fa, i fanti in grigioverde passarono in armi la frontiera italo-austriaca, primo atto della partecipazione italiana a quella “Grande Guerra” o “Prima Guerra Mondiale” che già infuriava nel resto d’Europa dall’agosto dell’anno precedente.
Anche Francavilla di Sicilia ha commemorato ieri, domenica 24 maggio, i cento anni di tale ricorrenza. Non lo ha fatto in maniera “istituzionale”, bensì su spontanea iniziativa di alcuni benemeriti “patrioti” locali i quali, durante le ore pomeridiane, si sono dati appuntamento al Monumento ai Caduti di Piazza Garibaldi per deporre lì un mazzo di fiori ed issare la bandiera tricolore.
A farsi promotore del nobile gesto è stato Andrea Rapisardi, giovane imprenditore della ristorazione da sempre animato da amor patrio e legato ai valori tramandati dalla tradizione.
«A scanso di equivoci – tiene a sottolineare Rapisardi – non abbiamo celebrato una festa, bensì una commemorazione, in quanto le guerre, al di là del loro esito, sono sempre eventi nefasti, ove possibile da evitare (quella del 1915-18 è costata al nostro Paese oltre cinquecentomila morti ed un milione di feriti e mutilati).
«E non è stata una manifestazione politica in quanto il sottoscritto e tutti gli altri partecipanti abbiamo messo da parte le rispettive ideologie per manifestare solo ed esclusivamente il nostro orgoglio di sentirci italiani, che non deve mai venir meno, anche quando, come nella fase attuale, tanti di noi siamo scontenti di chi ci rappresenta e governa.
«Per quanto mi riguarda, ieri ho provato una forte emozione nel vedere, per la prima volta in ventinove anni di vita, la bandiera italiana sventolare sul Monumento ai Caduti di Francavilla».
La cerimonia è stata ulteriormente solennizzata da momenti musicali, curati da Alessandro Treffiletti, con l’esecuzione del “Silenzio” da parte di Carmelo D’Aprile, che per l’occasione ha dato fiato alla sua tromba, e l’intonazione dell’Inno di Mameli.
Presenti anche il funzionario dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara Filippo Zullo, il fotoamatore Valerio Riolo (il quale ha provveduto ad immortalare le immagini della commemorazione) ed altri cittadini francavillesi che hanno ritenuto doveroso “non dimenticare”.
Rodolfo Amodeo