VIDEO: IL SINDACO ILLUSTRA I CAMBIAMENTI
E’ durata sette ore la riunione tra l’assessore alla Salute Lucia Borsellino e i sindaci del distretto sanitario di Giarre. Una riunione caratterizzata da momenti di tensione generale. Alla fine, la firma del documento che prevede, per il S.Isidoro, l’introduzione di alcune novità e la riproposizione di alcuni servizi soppressi con la rifunzionalizzazione dell’ospedale.
Tra le decisioni assunte e sottoscritte nel documento siglato dall’assessore Borsellino, la medicalizzazione dell’ambulanza della postazione del 118 di Mascali: in seguito a disposizione dell’Assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, dalle ore 20 oggi 25 maggio, la postazione del 118 di Mascali è stata trasformata da soccorso base a soccorso avanzato, cioè con la presenza a bordo dell’ambulanza di pure un medico”. Lo fa sapere la Seus, società cogestore del servizio di emergenza- urgenza in Sicilia. Lo stesso accadrà nei prossimi giorni per quella di Riposto. Il pronto soccorso diventa un presidio territoriale d’emergenza potenziato con servizio infermieristico h24, oltre al raddoppio della guardia medica, in coincidenza con la stagione estiva, dal 1 luglio al 30 settembre.
Sul blocco dei treni a Giarre, il coordinatore dei pendolari siciliano, Giosuè Malaponti in una nota fa sapere che “condivide la protesta per la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giarre, quello che non condividiamo affatto è la scarsa attenzione dimostrata da Trenitalia nell’assicurare i servizi sostitutivi a tutta l’utenza che si muove da Messina a Catania per il blocco dei binari alla stazione di Giarre-Riposto”.
“Se il blocco è avvenuto tra le 11 e le 11.30 – prosegue la nota – perchè non attivare da subito i bus sostitutivi per alleviare ritardi e disagi all’utenza viste tutte le soppressioni? A Catania è successo di tutto!!! Un locomotore Aln668 che viene fatto partire alle 14 circa da Catania per arrivare ad Acireale dove ci sarà, così dicono un bus sostitutivo per far proseguire il viaggio in direzione Messina. Ma nulla di tutto questo, arrivati ad Acireale non vi era alcun bus ad aspettare i viaggiatori che vengono rifatti salire sul trenino diesel per fare ritorno a Catania”.
E sulla vicenda di Giarre, interviene con una nota il Coordinamento nazionale degli infermieri Sicilia: “Ancora una volta il territorio di Giarre subisce il processo di demolizione del presidio ospedaliero che assiste attualmente un’utenza di circa 100.000 abitanti, ma in tema di emergenza sanitaria si è vista scippare letteralmente il pronto soccorso, oggi trasformato in una semplice casa di riposo che offre anche pochi servizi. Una condizione che non ha gli strumenti per battere la concorrenza delle morti improvvise. Il decesso della donna di soli 52 anni (Maria) avvenuta il 23 maggio, avvalora ancora di più la nostra preoccupazione già posta al Questore, al Prefetto, ai direttori generali e ai media, per quello che sta avvenendo nel territorio di Giarre. In Sicilia quanti morti ci devono essere per avere una sanità normale?”. E’ la denuncia di Calogero Coniglio, segretario regionale della FSI-CNI Coordinamento Nazionale Infermieri Sicilia aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti.